Ai Giochi Olimpici di Tokyo, che si sono chiusi domenica 5 settembre, sono numerosi gli atleti non vedenti e ipovedenti italiani saliti sul podio e che hanno ottenuto prestazioni eccezionali
Sessantanove medaglie, 14 ori, 29 argenti e 26 bronzi: pure nelle Paralimpiadi l’Italia ha registrato risultati eccellenti. Quaterna nel nuoto per Carlotta Gilli (nella foto, tratta da sport.sky.it), atleta nata con la malattia di Stargardt, una retinopatia degenerativa che l'ha fatta diventare ipovedente: oro con record mondiale nei 200 misti, doppio argento nei 100 metri dorso e nei 400 metri stile libero e bronzo nei 50 metri stile libero.
Bronzo anche per Carolina Costa, ipovedente, nel judo categoria +70kg.
Medaglia d'argento, invece, per Assunta Legnante: le condizioni meteo sfavorevoli non le hanno permesso di replicare l’oro di Londra 2012 e di Rio 2016.
Anche Oney Tapia torna sul podio con il lancio del disco. Alla sua seconda Paralimpiade dopo Rio 2016 in cui vinse l’argento, a Tokyo 2020 ha ottenuto una medaglia di bronzo. L'italo-cubano ha conquistato anche il bronzo nel getto del peso.
Infine l’atleta non vedente Anna Barbaro e la sua guida Charlotte Bonin hanno vinto la medaglia d'argento nel triathlon.
(red.)