Cosa avrebbe indossato l’Arcangelo Gabriele per annunciare a Maria che sarebbe diventata mamma? Sicuramente una montatura dorata no gender, molto leggera. Lo immagina Luciana Ricciuti, titolare del centro ottico che proprio quest’anno ha compiuto 50 anni, la quale ha dato vita all’iniziativa “Storie eyewear viventi” con Angelica Pagnelli, che ne ha curato anche la realizzazione. «Sappiamo bene che gli occhiali sono stati introdotti molto dopo la nascita di Cristo - racconta a b2eyes TODAY la professionista lucana - Abbiamo quindi ipotizzato quale tipo di eyewear avrebbero potuto indossare all’epoca, oltre duemila anni fa, i principali personaggi del presepe e di quali vizi refrattivi avrebbero potuto soffrire».
Tutto è nato in una settimana. «Mi sono subito messa in contatto con la Parrocchia di San Mauro, guidata da Don Danilo, che ci ha messo a disposizione gli abiti del presepe vivente, che si terrà nel nostro comune durante il periodo natalizio, per vestire gli interpreti, scelti fra i nostri clienti - sottolinea Ricciuti - Abbiamo quindi realizzato le riprese video a Pescarello, il quartiere storico di Lavello, cercando di ricreare l’atmosfera di Betlemme: abbiamo affrontato l’argomento sacro in maniera delicata, senza spostarci troppo sul lato più fashion, focalizzandoci su temi come prevenzione e difetti refrattivi». Anche la Proloco ha supportato il progetto, riconoscendo la valenza dello stesso e i contenuti che promuovono la cultura del benessere visivo e dello stile individuale, così come i clienti del centro ottico che hanno dato vita ai vari personaggi.
“Storie eyewear viventi” è stato presentato nelle scorse settimane con un reel su Instagram (nella foto principale, da sinistra, la rappresentazione dell'Arcangelo Gabriele e di uno degli artigiani del presepe) dalla stessa Ricciuti. «Venerdì 6 dicembre abbiamo pubblicato il primo episodio: un breve filmato di circa venti secondi che ha come protagonista proprio l’Arcangelo Gabriele - dice ancora Ricciuti - Nel voice over Pagnelli spiega le motivazioni della scelta di una montatura leggera e dorata per questo personaggio». Seguiranno poi gli altri video. «San Giuseppe, per i suoi lavori come falegname, avrebbe potuto indossare occhiali con lenti accomodative, mentre Maria, per vedere bene il suo bambino alla nascita, avrebbe potuto calzare una montatura bianca, come simbolo di purezza (nella foto sopra, la Natività) – spiega Ricciuti – Protagonisti saranno, oltre a Gesù, anche Erode, con occhiali neri da sole per nascondere la sua malvagità, e i bambini, sempre con lenti da sole, per proteggersi durante i giochi all’aria aperta, oltre agli artigiani e alla lavandaia con soluzioni visive ad hoc». Il 6 gennaio il progetto si concluderà con i Re Magi: per loro lenti fotocromatiche, così da affrontare in totale sicurezza il lungo viaggio, sulla scia della Stella Cometa.
L’8 gennaio sarà infine pubblicato un reel riassuntivo con curiosità e immagini del backstage. «Per i nostri clienti abbiamo inoltre ideato una cartolina natalizia sul progetto per augurare un felice Natale», conclude Ricciuti.
Francesca Tirozzi