Opti: meno buyer, soprattutto tedeschi, ma di qualità

Le valutazioni rilasciate al nostro quotidiano dalle aziende italiane che hanno esposto all’ultima edizione del salone di Monaco di Baviera, conclusosi domenica scorsa con circa 13 mila presenze secondo i dati ufficiali, confermano quelle degli organizzatori

«Siamo felici di essere stati a opti 2022: stiamo investendo molto in questo mercato, per noi importante, dove stiamo riorganizzando la struttura commerciale - afferma Vittore Tormen, amministratore delegato di Look-made in Italia - L’affluenza è stata inevitabilmente minore, questo ha limitato la creazione di nuovi contatti, i clienti che abbiamo incontrato, però, per lo più di area tedesca ma anche dai paesi dell’est Europa, erano di qualità, con un interesse concreto per prodotti specifici».

Nicola Del Din, numero uno di Blackfin, ricorda come fosse chiaro che questa sarebbe stata un’edizione particolare, «ma siamo soddisfatti, perché è andata anche meglio delle aspettative in termini di ordini - dice l’imprenditore agordino - Per noi di Blackfin (nella foto, a sinistra, lo stand a opti 2022), e in particolare per il momento molto positivo che stiamo vivendo come azienda, la cosa più importante non è contare i pezzi, bensì raccogliere le sensazioni e il feedback dei nostri clienti e dei visitatori rispetto a chi siamo ora e al nostro futuro. E il feedback è stato straordinario».

Per Corrado Rosson, amministratore delegato e designer di Lightbird, il bilancio di opti 2022 «è stato positivo ed estremamente stimolante: l’impegno è stato significativo da parte di tutti e, anche se l’affluenza è risultata inevitabilmente minore rispetto al passato, qui abbiamo trovato un pubblico interessato, deciso su quello che stava cercando e abbiamo raccolto ordini in modo più concreto».

Anche al di fuori del segmento eyewear si registrano valutazioni simili. «La fiera ha avuto un riscontro medio alto: partivamo da aspettative caute, ma è andata meglio del previsto e questo ci fa ben sperare per il futuro - sostiene Daniele Bazzocchi, general manager di Safilens - È stata l’occasione per presentare al mercato tedesco i risultati aziendali e la nuova lente Delivery Tyro: in presenza è possibile percepire in modo chiaro l’interesse della clientela che è stato elevato, grazie anche al supporto del nostro distributore MPG&E, il quale è strategico e un’istituzione nella sua area di riferimento».

Si è respirata aria di soddisfazione anche in casa Rodenstock. «Sono venuti in prevalenza ottici tedeschi, in particolare nella seconda giornata di lavori, ma non sono mancati nemmeno alcuni italiani, soprattutto dell’area nord est del nostro paese: sicuramente meno rispetto alle edizioni pre pandemia, ma tutti di alto profilo e soprattutto alla ricerca di lenti di qualità, da abbinare a montature di pari livello», sottolinea Grazia Livia, responsabile marketing della filiale italiana del gruppo tedesco.

«Opti è andata discretamente bene: siamo reduci da due fiere internazionali come Vision Expo East e Mido, che hanno avuto un esito sicuramente migliore, ma forse il risultato è fisiologico, viste le date piuttosto ravvicinate delle manifestazioni - precisa Giovanni Spreafico, global marketing and communication manager di Mei (nella foto, a destra, lo stand a opti 2022) - Il mercato sta dando segnali positivi e noi ci teniamo a partecipare per essere vicini ai nostri clienti: quindi, anche a fronte di un’affluenza inferiore, siamo comunque soddisfatti».

A.M.

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