Circa il 90% delle informazioni che riceviamo per guidare sono visive. È quanto affermato dal medico oculista Francesco Loperfido al recente convegno di Mestre sulla vista in età adulta. Eppure, rispetto ai salti in avanti della tecnologia di sicurezza delle auto, siamo rimasti alle visite per il rinnovo della patente poco accurate e a occhiali per la guida posti nel cruscotto e usati all’occorrenza. Lo stesso Loperfido ha evidenziato, da uno studio del 2012 di Vision Impact Institute, che un guidatore su cinque non vede bene la strada a causa di una vista non adeguatamente corretta. A questo non possono supplire le case automobilistiche, che pure tanto hanno fatto per la salvaguardia dei loro clienti: dall'airbag all’Abs, fino all'Aeb, l'Automatic Emergency Braking che rileva ostacoli sulla strada e, se il conducente non reagisce in tempo, interviene frenando autonomamente per evitare o ridurre l'impatto di una collisione. Airbag, Abs e Aeb sono sistemi intelligenti di cui il guidatore prende coscienza di avere quando si attivano: ma quanto possono incidere nell’acquisto di un’auto nuova? L’airbag, ormai integrato nella produzione dell’auto, si stima che incida per il 2% circa del prezzo, mentre l’Abs arriverebbe fino al 5% e l’Aeb tra il 5% e il 10%. Se sommiamo le percentuali e facciamo i conti su un’auto da 60 mila euro, questi strumenti di prevenzione possono arrivare a incidere insieme per poco più del 10%, intorno ai 6 mila euro.
Parliamo adesso di occhiali. Un guidatore spende una cifra simile per tutelarsi e poi utilizza lo stesso occhiale dell’ufficio per la guida notturna, magari sotto una pioggia battente, per tornare a casa dalla famiglia? Se lo Stato italiano e l’Europa non ci supportano, come invece hanno fatto con le normative per l'introduzione obbligatoria dell’Abs e dell’Aeb, allora dobbiamo aiutarci noi. Non si dovrebbe spaventare un pubblico distratto per convincerlo a valutare l’uso di un occhiale da guida, ma va considerato che un abbagliamento notturno o diurno mal gestito dal nostro sistema visivo può essere estremamente pericoloso: a 120 chilometri all’ora di velocità percorriamo 30 e più metri al secondo. La vista è il primo strumento di sicurezza alla guida: cerchiamo di ricordarcelo anche noi e di ricordarlo ai nostri clienti.
Nicola Di Lernia