Una pianificazione porta in televisione, sulle principali emittenti nazionali e pay-tv, il 14 maggio anche durante la finale di Coppa Italia, lo spot di Nuance Audio. Disponibili in Italia dallo scorso marzo, in parallelo con gli Stati Uniti, gli smart eyewear di EssilorLuxottica stanno progressivamente arrivando anche in altri paesi europei, con una distribuzione capillare che non riguarda soltanto le catene di proprietà del gruppo, come Salmoiraghi & Viganò e GrandVision sul territorio nazionale, ma anche gli ottici indipendenti, e alcuni centri audioprotesici con cui è stata stretta una partnership. «L’obiettivo è ora raggiungere ottomila negozi a livello globale entro la metà di quest’anno - ha spiegato alla platea Andrea Genco, head of Nuance Audio - Fra questi spiccano, ad esempio, 1.500 Walmart in cui il servizio è già attivo, ai quali presto si aggiungeranno altri 600 store sui 3.000 totali dell’insegna statunitense: nei rimanenti 900 non siamo ancora presenti perché il gruppo sta ripianificando l’assortimento, operazione che si concluderà dopo l’estate. E sempre dopo l’estate approderemo in Australia. Non escludiamo di aprire un monomarca che abbia la funzione soprattutto di riconoscibilità del marchio presso il pubblico».
Una distribuzione così capillare risponde a un’esigenza specifica: oltre un miliardo e mezzo di persone registra una perdita uditiva, fra queste per più di un miliardo il deficit è da lieve a moderato. «Da un punto di vista medico la definizione di ipoacusia è quanto ci riferisce il paziente in termini di sensazioni - ha detto Roberto Albera, professore ordinario di Otorinolaringoiatria, già direttore della struttura complessa di Otorinolaringoiatria presso l’Università di Torino e già presidente della Società italiana di audiologia e foniatria - Dobbiamo perciò confrontarci valutando attraverso misurazioni, dal massimo suono sino all’ultimo udibile. Inoltre, è bene sottolineare che un conto è sentire, un altro è capire ciò che viene detto. Attraverso un tracciato possiamo infatti identificare la capacità uditiva di un soggetto, ad esempio di un sessantenne, notando che in alcuni punti l’esame può evidenziare l’interruzione della linea, effetto che si amplifica in alcuni ambienti rumorosi. Significa che alcuni fonemi non vengono percepiti. Questo ha un profondo impatto sulla psicologia delle persone, accentuando in alcuni casi anche disturbi cognitivi. Nel bambino il 90% delle ipoacusie è legato all’otite, curabile attraverso terapia farmacologica, mentre il 90% degli anziani è in condizioni di ipoacusia per la quale il medico non può intervenire in alcun modo».
Ma qual è l’identikit dell’utente che ha scelto Nuance Audio? «Con problemi lievi e moderati, queste persone non hanno una percezione reale di questa situazione - ha precisato Francesco Pontoni, audioprotesista e proprietario degli oltre 30 centri acustici Pontoni concentrati nel Triveneto - Persone che si allontano da passioni e dai propri cari per andare verso l’isolamento. Quando arrivano da noi sono solitamente trascinate dai familiari: far ammettere loro la condizione di ipoacusia è molto complesso. Noi professionisti dobbiamo fare di tutto per cambiare questa dinamica e ridurre i tempi di accettazione e soluzione della problematica».
Su tale aspetto è d’accordo anche Marco Procacciante, «Nuance Audio rappresenta una nuova opportunità per i clienti che prevede un approccio consulenziale da parte dell’ottico perché il prodotto va spiegato e fatto provare - ha affermato l’amministratore delegato di Vision Group - Il cliente tipo è fra i 60 e i 67 anni, è attivo e interessato al benessere, ma non ancora consapevole del problema uditivo. Il 50% dei test è fatto su nostra proposta e, una volta suggerito, l’80% dei soggetti è disponibile all’acquisto. Altri invece arrivano da noi già informati: sottolineo che una significativa quantità di montature vendute è plano, senza correzione ottica, ma solo per la compensazione uditiva. Infine, risulta forte il passaparola: il cliente torna da noi portando amici e parenti» (nella foto, da sinistra: Procacciante, Petro Talluto, managing director Salmoiraghi & Viganò e GrandVision Italia, Pontoni, Albera, Genco e il moderatore dell’evento, il giornalista Alessio Jacona).
Francesca Tirozzi