Monopattini: un suono universale li renderà più sicuri per i non vedenti?

I ricercatori dell’Università di Salford hanno chiesto la collaborazione dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti per eseguire anche a Milano i test, già effettuati a Londra, di Safe&Sound, progetto europeo finalizzato a stabilire quali sonorità risultino più efficaci in un ambiente urbano per far diventare udibile l’avvicinarsi dei veicoli elettrici, con particolare attenzione a questi mezzi sempre più diffusi nelle città

L’Università di Salford aveva avviato già nel 2021 una partnership con Dott, operatore di micromobilità con sede ad Amsterdam, per verificare la fattibilità circa l'utilizzo di suoni di motori artificiali su veicoli elettrici leggeri. «Il progetto mira a capire se tali suoni possano migliorare la rilevabilità a livello uditivo di questi mezzi da parte di persone con disabilità visive, evitando al contempo un ulteriore inquinamento acustico nelle città», si legge sul sito dell’ateneo inglese.
I test eseguiti di recente a Milano sono parte di una serie di prove condotte prima a Londra, lo scorso dicembre, in partnership con il Royal National Institute for Blind People, per poi essere ripetute appunto in Italia con Uici, oltre che in Svezia e in Spagna, in collaborazione con altre associazioni per non vedenti. In particolare Dott sta testando una selezione di sonorità per monopattini elettrici, sviluppate dai ricercatori dell’università di Salford: l'azienda ha già messo a punto tre potenziali suoni di avviso e iniziato le prime prove. Grazie a un visore per la realtà virtuale, i partecipanti ai test, volontari non vedenti e ipovedenti, si trovano immersi in un ambiente a 360 gradi, con simulazioni di utenti che viaggiano su monopattini elettrici in differenti scenari: viene chiesto loro sia di identificare quando percepiscono la presenza di un monopattino elettrico, sia di fornire un feedback sull'idoneità dei tre suoni e indicare eventuali preferenze. Dopo la prima fase di studio nella realtà virtuale, si procederà a testare i suoni anche per le strade di diverse città europee, per convalidare i risultati dell'ambientazione del laboratorio e creare uno standard globale in tutta Europa.

Come riportato da Adnkronos, Alberto Piovani, presidente di Uici Milano, ha dichiarato che «la sezione territoriale ha deciso di collaborare a questo progetto perché, se è innegabile che la micromobilità e più in generale l’introduzione di tutti i veicoli elettrici va nella direzione giusta per tentare di risolvere i problemi di inquinamento, è altrettanto vero che quest’ultima rappresenta oggi per i disabili visivi un reale pericolo per la loro mobilità sicura e autonoma nelle nostre città e non solo. Siamo consapevoli che l’aspetto riconducibile alle sensibilità e al buon senso degli utilizzatori dovrà trovare altri canali per essere stimolato, ma nel contempo la decisione di trovare sistemi e tecnologie che potranno essere adottate dai produttori di questi veicoli per renderli udibili nel loro transito o avvicinamento aiuterà a ridurne i rischi nella quotidianità».
(red.)

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