Mido, un convegno per capire il futuro della filiera

Il 4 febbraio, per la prima volta nella storia del salone milanese si sono confrontati esponenti dell’area medica, di quella ottico optometrica, dell’industria e della classe politica: l’obiettivo degli organizzatori, l’editore di b2eyes ed EyeSee in collaborazione con la manifestazione fieristica, era avviare un dialogo tra le parti alla luce delle innovazioni tecnologiche a disposizione di tutti

Davanti a un folto numero di persone, anch’esse in rappresentanza dell’intera filiera della vista e della visione, alle quali si sono aggiunti numerosi utenti della diretta streaming, un vivace dibattito ha animato le due tavole rotonde. Ampio risalto è stato, inoltre, dato dai media: erano presenti Askanews e Adnkronos, con troupe video dedicate, e la sera precedente, nel TG5 delle 20, è andato in onda un servizio sull’evento.

La prima, “Il mondo dell’eyewear dialoga con le istituzioni: l’occhiale made in Italy di domani”, ha visto la presenza, per la classe politica, di Valentino Valentini, viceministro al ministero delle Imprese e del Made in Italy, Maurizio Leo, viceministro dell'Economia e delle Finanze, e Alessia Cappello, assessora allo Sviluppo economico e politiche del lavoro del Comune di Milano, che si sono confrontati con Giovanni Vitaloni, presidente di Anfao e Mido, Federico Buffa, head of eyewear r&d, product style and licensing di EssilorLuxottica, Marco Procacciante, ceo di Vision Group, e Domenico Concato, ottico optometrista di Vicenza (nella foto principale).

La seconda è stata incentrata su “Innovazione e collaborazione trasversale: ottica, oftalmologia e industria”. Nutrito il parterre dei partecipanti: sono intervenuti, per la classe medica, Leonardo Mastropasqua, presidente della Società degli Oculisti Universitari, Francesco Bandello, professore ordinario dell’Università Vita Salute San Raffaele di Milano, Paolo Nucci, presidente della Società Italiana di Oftalmologia Pediatrica e Strabismo e professore ordinario dell’Università Statale di Milano, e Lucio Buratto, noto chirurgo oculare e direttore del Comitato Scientifico della Fondazione OneSight EssilorLuxottica, coinvolti nel dibattito insieme al presidente di Anfao Lenti, Paolo Pettazzoni, e al numero uno di Federottica, Andrea Afragoli (nella foto sotto).

Attraverso una tavola rotonda allargata sono intervenuti anche Massimo Barberis, amministratore delegato di Rodenstock Italia, Rosanna Magnano, giornalista del Sole 24 OreDanilo Mazzacane, vicepresidente di Commissione Difesa Vista Onlus, Daniele Petrini, ottico optometrista di Roma, Andrea Rendina, segretario generale della Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia, Pietro Speroni, head of Carl Zeiss Vision Sunlens e head of commercial di Carl Zeiss Vision Italia, Domenico Schiano, dirigente medico di ruolo e responsabile dell’Unità operativa di ricerca “Segmento Anteriore e annessi oculari” Irccs-Fondazione Bietti, e Lelio Sabetti, responsabile del progetto Sight for Kids Lions Club Italia.

Pregevole è risultata la conduzione della giornalista Mediaset Alessandra Viero, che ha facilitato il confronto tra i diversi attori della prima tavola rotonda, dove sono state toccate alcune tematiche chiave per il futuro dell’industria italiana dell’eyewear e per la difesa del made in Italy. Nella seconda, con il prezioso supporto di Nicola Di Lernia, esperto del mercato dell’ottica e opinionista di b2eyes, la discussione tra medici oculisti e ottici optometristi ha consentito di far emergere punti di contatto, ma anche aspetti divergenti fra le due categorie professionali. E, soprattutto, è apparsa evidente la necessità di trovare, attraverso un tavolo comune di confronto, soluzioni condivise alle problematiche visive del consumatore finale.

A.M.

Formazione