«Nonostante il perdurare dell’attuale congiuntura internazionale, nei primi sei mesi del 2024 Marcolin ha saputo consolidare le proprie performance, in virtù di un incremento in termini di marginalità, con l’Ebitda adjusted che si attesta a 52,7 milioni di euro (nella tabella sotto), in crescita del 2,9% sullo stesso periodo dell’anno precedente - si legge in una nota della società di Longarone a consuntivo dei risultati economico-finanziari approvati dal Cda il 30 luglio scorso - Positiva l’incidenza sulle vendite nette, pari al 17,7% rispetto al 16,6% dello stesso periodo del 2023».
Per quanto riguarda i ricavi, tra gennaio e giugno di quest’anno si sono attestati a 297,6 milioni di euro, pari a -3,6% a cambi correnti e a -3,4% a cambi costanti rispetto al primo semestre 2023. «A parità di perimetro, escludendo quindi l’impatto positivo dei nuovi marchi del 2024 e l’incidenza di quelli cessati, le vendite nette aumentano dello 0,6% a cambi correnti (+0,8% a cambi costanti) - precisa il comunicato - Le principali geografie di sbocco sono state Emea e Americhe, le quali hanno registrato ricavi rispettivamente per 149,6 milioni di euro (+2,1% a parità di perimetro) e 106,6 milioni (-4,7% a parità di perimetro). Il mercato asiatico, ad alto potenziale per il gruppo, consolida il trend di crescita degli ultimi anni, consuntivando nel semestre una crescita double-digit (a doppia cifra, ndr). La posizione finanziaria netta adjusted ammonta a 338 milioni, in miglioramento di 6,4 milioni rispetto al 31 dicembre 2023 grazie al positivo flusso di cassa generato dall’attività operativa, nonostante il tipico assorbimento di cassa del capitale circolante netto derivante dalla stagionalità del business nel primo semestre».
Marcolin ricorda che nei primi sei mesi di quest’anno, oltre ad aver rinnovato le licenze Zegna, Max&Co., GCDS e Skechers, ha siglato quelle con Christian Louboutin e K-Way, due brand di riferimento nei rispettivi segmenti di mercato.
(red.)