LUSARDI: ANCHE L’OTTICA PUÒ CONTRIBUIRE ALL’INCLUSIONE SOCIALE

Il titolare dell’Ottico del Centro, tre punti vendita tra Piemonte e Lombardia a Borgomanero, Legnano e Gallarate, aderenti a GreenVision, ha inserito nel proprio staff Sara Gatti, ventottenne affetta da sindrome di Down

«Siamo convinti che quanto abbiamo fatto noi, verosimilmente per primi nel settore, possano replicarlo anche altri colleghi: le difficoltà burocratiche non mancano, ma i risultati, soprattutto a livello umano, sono ben superiori», afferma a b2eyes TODAY Fabio Lusardi.

Sara è entrata nell’Ottico del Centro di Gallarate, in provincia di Varese, a novembre con la formula del tirocinio, per un periodo di tre mesi, e la mansione della scansione del volto dei clienti nel corner Vea del negozio. «È una persona straordinaria, che si è pienamente integrata con gli altri componenti del team, tanto che abbiamo deciso di inserirla nel nostro organico a tempo indeterminato - dice Lusardi, che svolge la professione di ottico optometrista da 25 anni - Il punto vendita di Gallarate è l’unico dei tre in un centro commerciale e si trova vicino all’aeroporto di Malpensa: in uno spazio di 80 metri quadrati sono attive, oltre a Sara, altre quattro collaboratrici. Tra circa un mese finiremo di ristrutturare lo store di Legnano e anche lì coinvolgeremo un’altra persona con sindrome di Down».

L’inserimento professionale di Sara è stato possibile grazie al contributo di alcune associazioni specializzate. «Chi ha una disabilità lieve può andare tranquillamente a lavorare, purché lo faccia in contesti protetti: l’ottica è uno di questi, sano e che non crea pericoli - spiega al nostro quotidiano Laura Bignami, vicepresidente di Anffas Busto Arsizio ed ex senatrice di Movimento 5 Stelle e Gruppo Misto - Questi ragazzi non hanno tanto bisogno di un lavoro quanto di un’occupazione: proprio attraverso l’atto lavorativo, anche per poche ore al giorno, danno un senso più pieno alla propria presenza nella società. Siamo, inoltre, di fronte a persone che, se coinvolte per le loro peculiarità, migliorano le relazioni tra i colleghi, perché contribuiscono ad abbassare un po’ la guardia e a umanizzare il contesto professionale. Ben vengano, dunque, iniziative come quella di Lusardi e di quanti vorranno imitarlo, creando così un effetto domino».

A.M.

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