La Low Vision Academy si svolge solitamente a Roma o a Milano. Ma periodicamente, come ricorda a b2eyes TODAY la sua neopresidente, Marcella Nebbioso (nella foto), eletta lo scorso ottobre, si sposta in altre località del nord, ad esempio Bergamo, o del sud, come Napoli o Palermo. «Quest’anno abbiamo scelto Lecce, su iniziativa di due membri del nostro comitato scientifico: in questo modo dovremmo coinvolgere diversi professionisti della Puglia e delle regioni limitrofe, che stanno mostrando particolare sensibilità verso le tematiche dell’ipovisione - sottolinea Nebbioso al nostro quotidiano - L’argomento del Congresso nazionale 2023 è molto importante: tratteremo le patologie legate alla senilità, soprattutto la degenerazione maculare senile, sia essudativa o umida sia secca o atrofica, che in alcuni casi possono trasformarsi l'una nell'altra. Il simposio affronterà le terapie farmacologiche a disposizione, sempre più innovative per la forma umida, mentre per quella atrofica ci sono studi sperimentali non ancora utili a livello clinico per i nostri pazienti».
Si parlerà anche di ausili e tecniche per la riabilitazione, dove entrano in gioco gli ortottisti e gli ottici optometristi. «La loro attività risulta sempre più preziosa, in particolare per spiegare al soggetto ipovedente il corretto utilizzo di strumenti come i visori ingrandenti, ad esempio, capaci di valorizzare quel residuo di campo visivo che gli può garantire una qualità della vita ancora soddisfacente - ricorda Nebbioso - Ecco perché da sempre Low Vision Academy accoglie tutte le figure coinvolte nella cura e nella gestione dell’ipovedente, cercando di allargare la platea anche a chi opera in ambiti professionali complementari, come la genetica, la nutraceutica o la psicologia, ad esempio».
La neopresidente di Low Vision Academy si è specializzata presso L'Università Sapienza di Roma, dove attualmente è professore associato di oftalmologia, e si occupa prevalentemente di diagnostica e terapie per le malattie retiniche o ulteriori patologie oculari gravi. Potrebbe esserci in futuro una sinergia con Prisma, l’altra associazione di riferimento per l’ipovisione in Italia? «I due organismi non si sono mai integrati completamente, ma hanno sempre messo a disposizione reciprocamente spazi e momenti di aggiornamento professionale all’interno dei rispettivi appuntamenti congressuali - spiega Nebbioso - Una sinergia più strutturata da parte di entrambe le realtà sarebbe comunque utile: con il fatto che alla loro guida oggi ci siano due donne (Anna D’Ambrosio è la presidente di Prisma, ndr), potrebbe essere la volta buona».
A.M.