Lac, crescono in valore ma non in penetrazione

All’ultima edizione del Convegno Assottica, che si è chiuso lunedì scorso a Roma, sono stati presentati gli ultimi dati di Euromcontact: l’Italia si conferma il secondo mercato, subito dietro il Regno Unito

Euromcontact, che rappresenta il 90% del fatturato delle lac morbide, il 50% di quello delle rigide e l’80% delle soluzioni a livello europeo, come di consueto ha preso in considerazione Europa, Medio Oriente e Africa: il sell in di lenti a contatto in quest’area nel 2018 è stato pari a oltre un miliardo e 830 milioni di euro, in aumento del 4,5% rispetto all’anno precedente.
Lo scorso anno il segmento daily, cresciuto dell’8% rispetto al 2017, ha superato per la prima volta il reusable. E i mercati che crescono di più sono quelli che presentano proprio un business forte sulle giornaliere e che, inoltre, puntano su segmenti tecnici come toriche e multifocali e, per quanto riguarda l’innovazione dei materiali, sul silicone hydrogel. «Ci sono tuttavia ancora ampi margini di sviluppo, persino nei paesi con elevata penetrazione - ha sottolineato domenica scorsa, illustrando i dati alla folta platea della plenaria del Convegno Assottica 2019, Nicoletta Losi (nella foto) dal 2017 presidente di Euromcontact - I due principali driver per incrementare la diffusione delle lenti a contatto? Puntare su nuovi portatori, attraverso la promozione di tecnologie innovative e la compensazione dell’astigmatismo e della presbiopia, e sulla riduzione del drop out, che non significa soltanto comfort, ma anche un upgrade dell’offerta, come ad esempio il passaggio al multifocale».
A.M.

Lenti a contatto