iVision Tech: con Teknoema accelera sull’occhiale per non vedenti

L’azienda friulana ha acquisito il 51% della società di Rubiera, in provincia di Reggio Emilia, che da oltre quarant’anni studia e produce componenti e sistemi, è specializzata nel mercato degli Electronics Manufacturing Services e sviluppa schede e apparecchiature elettroniche customizzate

Grazie a questa operazione, pari a poco più di un milione di euro, corrisposto tramite risorse proprie, iVision Tech intende potenziare lo sviluppo del suo progetto denominato iSee, «coerentemente con quanto dichiarato in sede di Ipo in Borsa, volto principalmente a implementare il prototipo di un prodotto innovativo pensato per non vedenti - si legge in una nota dell’impresa di Martignacco, in provincia di Udine - Il restante 49% del capitale sociale di Teknoema rimarrà in capo ai due soci storici che continueranno a gestirla: il fondatore Pietro Nesci con il 39,2% seguiterà a svolgere il ruolo di amministratore delegato, mentre Barbara Montanari con il 9,8% ricoprirà il ruolo di consigliere delegato alle operations». Entro la fine del 2024 è prevista la realizzazione di un occhiale brevettato in grado di consentire alle persone non vedenti e ipovedenti di percepire lo spazio, di rilevare oggetti a circa cinque metri di distanza, fornendo informazioni attraverso suoni: si chiamerà iSee (nelle foto, alcuni rendering) e verrà sviluppato all’interno di iVision R&D, la divisione aziendale dedicata alle attività di ricerca e sviluppo per innovazioni tecnologiche da applicare all’eyewear. L’acquisizione della società emiliana, con la sua tecnologia e il suo know how, risulta perciò funzionale a tale progetto.

Stefano Fulchir, amministratore delegato di iVision Tech e ora presidente del Cda di Teknoema, è convinto che tale operazione permetterà non solo di ottimizzare le risorse e le competenze interne, ma anche di garantire una protezione più efficace della tecnologia integrata nel progetto iSee, assicurando così una maggiore sicurezza e affidabilità delle soluzioni proposte. «Proseguiamo, quindi, il percorso di crescita per linee esterne che avevamo indicato in fase di Ipo - afferma l’imprenditore nel comunicato - Come nelle precedenti acquisizioni, anche quest’ultima è improntata alla collaborazione con i soci fondatori che continueranno a ricoprire un ruolo di guida nella gestione della Teknoema».

Fondata nel 1981, Teknoema fin dalle sue origini si è contraddistinta per la ricerca e lo sviluppo del settore elettronico. Oggi conta 35 dipendenti e al 31 dicembre 2023 ha fatto registrare ricavi per circa 5,5 milioni di euro e un Ebitda pari a circa 0,8 milioni di euro, con un Ebitda margin del 14,4%, chiudendo l’esercizio con un utile netto intorno a 0,3 milioni. L’indebitamento finanziario netto risulta pari a circa 2 milioni di euro.

(red.)

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