Italia Independent, conti a picco in attesa del nuovo business model

Nei primi sei mesi del 2019 il fatturato netto del gruppo è stato di 4,2 milioni di euro contro gli 11,8 al 30 giugno 2018, l’Ebitda negativo per 4,5 milioni (512 migliaia di euro positivi al 30 giugno 2018), il risultato netto di gruppo negativo per 12,2 milioni (1,8 milioni positivi al 30 giugno 2018) e la posizione finanziaria netta negativa pari a 15,9 milioni (16,3 milioni al 31 dicembre 2018)

«Nel primo semestre dell’anno in corso tutti gli indicatori riflettono un’intensa attività di ristrutturazione finalizzata al rilancio, che a oggi si è realizzata con la vendita di alcuni asset e la chiusura di attività non strategiche, oltre al mancato apporto di alcune componenti straordinarie che si erano verificate nei primi sei mesi del 2018 – si legge nel comunicato a consuntivo dei dati economico-finanziari, approvati nei giorni scorsi dal Cda di Italia Independent - La società ha posto in atto una serie di azioni volte allo snellimento e alla riqualificazione della rete distributiva atta a valorizzare maggiormente i brand di fascia alta dell’attuale portfolio, quali Italia Independent, Laps Collection, The Walt Disney Company e Hublot. Tale attività determinerà nel corso del secondo semestre 2019 un impatto positivo in termini di immagine di marca e un conseguente miglioramento atteso del sell out per punto vendita». Per il 18 ottobre è in programma l’approvazione del business plan per i prossimi cinque anni, che sarà finalizzato «a implementare le strategie previste dal business model individuato nel corso del semestre e a sostenere il percorso di crescita intrapreso sul fronte dello sviluppo di prodotto e delle collaborazioni, con l’obiettivo di costruire un futuro solido e fondato sui fattori chiave che contraddistinguono il marchio Italia Independent sul mercato, e cioè forte identità del brand e innovazione», aggiunge la nota.

Secondo il medesimo comunicato, da gennaio a giugno di quest’anno il fatturato netto consolidato è notevolmente diminuito per via principalmente del minor ricorso ai canali stock e barter, dei maggiori resi generati da iniziative commerciali dell’esercizio non andate a buon fine, della riduzione delle vendite retail e prodotti lifestyle dovute alla chiusura di attività non performanti, di minori vendite e royalty legate alle collaborazioni siglate, di minori riaddebiti, quali affitti, trasporti e altro ancora, e di una rifocalizzazione delle vendite sui mercati. Il settore di riferimento del gruppo (nella tabella) rimane l’eyewear, pur con una flessione del 67,7% rispetto ai primi sei mesi dello scorso anno, con il mercato interno che ha fatto segnare una contrazione vicina al 77%. «Nel settore retail il primo semestre 2019 registra ricavi complessivi pari a 536 migliaia di euro, in flessione del 20% rispetto al primo semestre 2018 - ricorda ancora la nota - Tale flessione è esclusivamente imputabile alla chiusura nel corso del 2018 dei punti vendita in Italia di Torino, Mantova, Franciacorta e Courmayeur e alla chiusura nel mese di giugno 2019 dell’outlet di Castel Romano».

«I primi sei mesi di quest’anno fanno segnare una flessione degli indicatori economici dovuta a un percorso di pulizia di portafoglio e di attività propedeutica al piano di rilancio della società che siamo certi ci saprà restituire il ruolo che Italia Independent merita», è il commento nella nota di Mario Pietribiasi, dall’aprile scorso amministratore delegato del gruppo.
(red.)

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