Gruppo Visione Indipendente: un protocollo tailor made per il presbite

È uno dei prossimi obiettivi dei sette ottici indipendenti e “visionari” che si sono recentemente uniti per una serie di podcast su Spotify: sul palco del Progressive Business Forum 2021 (nella foto) hanno portato la propria esperienza e la volontà di andare oltre i sistemi tradizionali di vendita

«Il nostro sogno è cercare di cambiare i paradigmi del mondo dell’ottica: il primo è legato al cliente che non può essere considerato un numero per fare fatturato, ma un partner del quale cerchiamo di capire le necessità e con cui condividiamo gioie e soddisfazioni - ha spiegato Gianni Greco, due punti vendita a Ravenna – Inoltre non riteniamo più i centri ottici soltanto come negozi, ma laboratori della visione dove studiamo servizi e infine, ma forse è il paradigma da cui ha preso avvio il tutto, non consideriamo la nuova generazione come il futuro del nostro settore né il vecchio ottico come il suo contrario: abbiamo creato un anello di congiunzione generazionale fra esperti disincantati formati e giovani con entusiasmo e profonda formazione. Questa situazione, che spesso porta a conflitti importanti, dà un valore aggiunto perché l’utente finale ottiene un beneficio che è la somma della visione delle due parti».

È su quest’ultimo punto che i cinque dei sette visionari presenti all’Allianz Cloud hanno posto l’attenzione. «Parliamo costantemente con i nostri figli: la discussione quotidiana permette di offrire al cliente un servizio che è la somma di questo confronto – ha proseguito Greco - Crediamo infatti che i giovani ottici optometristi possano dare un valore aggiunto se si rendono conto che anche noi della vecchia guardia abbiamo qualcosa da insegnare».

Più che un gruppo appare un vero e proprio movimento. «Si tratta di un movimento di opinione, nato attraverso una rete di amici che ha trovato sinergie e un protocollo comune – ha detto ancora Marco Pastorelli, attivo con la figlia Chiara a Novi Ligure - Purtroppo il nostro settore è chiuso, fa un po’ da sé: al centro di noi ottici visionari c’è la voglia di crescere e di offrire un servizio, ognuno con un proprio metodo e che condividiamo, portando ognuno il nostro valore aggiunto attraverso suggerimenti ed esperienze. In particolare abbiamo deciso di realizzare un protocollo per la gestione del soggetto presbite».

Catene retail, grande distribuzione, ricerca dei numeri e del profitto: il Gruppo Visione Indipendente vuole andare oltre. «Intendiamo essere persone che hanno relazioni con altre persone, vogliamo essere professionisti che conoscono tutti i prodotti sul mercato: l’ottico optometrista deve diventare l’interlocutore principale capace di avere un approccio multidisciplinare in grado di ascoltare ed essere flessibile nel comprendere le esigenze dei propri clienti, creando sistemi tailor made per offrire sempre più soluzioni personalizzate – ha aggiunto il varesino Pietro Villabuona - Vogliamo rappresentare il rapporto umano contro numeri e cifre, anche per questo creiamo location accoglienti dove il cliente si possa sentire ascoltato e capito: l’utente in cerca di informazioni deve scegliere noi al posto della tastiera».

E in questo contesto l’agilità, ossia quella capacità imprenditoriale di cogliere l’attimo, gioca un ruolo importante. Lo ha spiegato Claudio Aldegheri, del veronese Gruppo Benetti. «Nei nostri progetti abbiamo voluto metterci il cuore e la faccia, il che significa essere credibili al pubblico e su questo punto abbiamo lavorato sui nostri figli diventati riconoscibili attraverso i mezzi di informazione e i social, aumentando così la fiducia presso i clienti», ha detto Aldegheri.

E nel futuro? «Siamo partiti in sette: l’intenzione è allargare questa realtà con tutti coloro che hanno la capacità di andare oltre il banco, colleghi che in sostanza hanno la nostra stessa visione, un servizio a 360 gradi per il nostro cliente davvero su misura, un po’ fuori dagli schemi – ha affermato Fabrizio Beltrami di Langhirano, in provincia di Parma - Altro elemento fondamentale di un ottico visionario è l’indipendenza mentale, ossia non essere legati a niente per scegliere in maniera libera il meglio per i nostri clienti».

(red.)

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