Giuliano Tabacchi, imprenditore con il cuore a Padova

Si è recentemente spento, all’età di 81 anni: era uno degli esponenti della seconda generazione di Safilo, l’azienda di montature avviata dal padre Guglielmo nel 1934. Oltre ad aver ricoperto importanti incarichi associativi a livello nazionale, si dedicò con passione alla sua città

Fra i suoi successi viene ricordata, infatti, la fusione in Unindustria Padova tra l’Associazione degli Industriali e l’Api, per rafforzare la gestione e la rappresentatività del tessuto imprenditoriale provinciale. Ma anche la Maratona di Sant’Antonio che Giuliano Tabacchi (qui in una foto giovanile, tratta dal volume “Guglielmo Tabacchi, pioniere dell’occhialeria italiana”) contribuì a far nascere, all’inizio del Duemila. Poco prima del Natale scorso aveva ricevuto a Palazzo Moroni, sede del Comune, dal sindaco Sergio Giordani, il sigillo della città, come riconoscimento dei suoi meriti per il progresso della comunità. 
«Insieme abbiamo trascorso una vita in Safilo, dagli anni 60 agli anni 90, quando Giuliano decise di ritirarsi – ricorda a b2eyes TODAY il fratello Vittorio Tabacchi – Lui, da laureato in Economia, seguiva la parte amministrativa, burocratica e commerciale dell’azienda, mentre io produzione e prodotto. In quegli anni strinse soprattutto i primi, importanti accordi commerciali con gli Stati Uniti, ponendo così le basi per il lancio di Safilo in America».
Giuliano Tabacchi fu presidente di Anfao dal ’77 al ’79, dall’81 all’85 e dall’89 al ’91, nonché di Mido, dal ’74 al ’78, dall’81 all’86 e dall’89 al ’91. Fu anche membro della giunta nazionale di Confindustria, come rappresentante veneto. «Sono entrata nell’associazione dei produttori di montature e lenti oftalmiche proprio sotto la sua presidenza, a lui devo molto – racconta al nostro quotidiano Astrid Galimberti, direttore generale di Anfao e Mido - Era un signore, deciso e determinato, con una personalità spiccata».
A.M.

 

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