Fedon: nel negozio virtuale di Padova anche gli occhiali “digitali”

Il primo negozio virtuale Fedon 1919, dal modello di vendita innovativo, si trova in via Santa Lucia (nella foto, l’esterno). «Propone un’esperienza di acquisto fisica e, al tempo stesso, virtuale, grazie alla quale sarà possibile, tra l’altro, scegliere il prodotto su touch screen e vederselo recapitare direttamente a casa – si legge in un comunicato della società, specializzata in astucci e accessori in pelle - Approfittando della comodità del negozio virtuale, della completezza del catalogo sfogliabile su schermo e delle proposte sempre aggiornate, il nuovo negozio patavino, primo monomarca nella città veneta, vuole offrire alla clientela i vantaggi dello strumento online come immediatezza, disponibilità, semplicità e comodità fondendoli con quelli dello store fisico, ovvero la possibilità di vedere una selezione di prodotti, toccarli con mano e valutarne la qualità prima dell’acquisto».
Tra gli articoli in modalità virtuale non manca la linea sunwear del brand, come precisano a b2eyes.com dall’ufficio stampa dell’azienda.Nel frattempo è proseguito il piano di sviluppo della società presso gli aeroporti europei con la recente apertura al Terminal 1 dello scalo di Madrid, cui ha fatto seguito anche la nascita della filiale Fedon Spain, proprio nella capitale spagnola. La rete di Fedon risulta ora composta da 22 flagship e 6 shop in shop.
La società, quotata sui mercati Aim Italia ed Euronext Paris, nel primo trimestre di quest’anno ha registrato un fatturato pari a 15,7 milioni di euro rispetto ai 17,2 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. Le vendite derivanti dal canale Oem, grandi e piccoli fabbricanti di occhiali, sono state pari a 12,2 milioni di euro contro i 13,4 milioni di euro del primo trimestre 2016, «in ragione di un generale rallentamento del mercato dell’ottica e, in particolare, del segmento lusso, nel quale il gruppo è maggiormente presente – spiega un comunicato di Fedon - Il management ritiene che tale situazione migliorerà nel corso del 2017». L’Ebitda è stato pari a 607 mila euro, rispetto a 944 mila euro al 31 marzo 2016. «La variazione è attribuibile al minor fatturato registrato nei primi tre mesi del 2017 e all’impatto dei costi fissi aziendali, nonostante si evidenzi una maggiore marginalità di prodotto, in ragione di una gestione complessiva che esprime un’accresciuta capacità di generare margine operativo rispetto ai costi variabili», precisa la nota.
(red.)

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