Fedon, il rilancio nel 2019 grazie a digital e green

Quello in corso è anche l’anno del centenario per l’azienda bellunese di accessori per l’occhialeria e il lifestyle, che ha vissuto un 2018 all’insegna della riorganizzazione, ma già con segnali positivi tra luglio a dicembre

«Il 2019 è iniziato molto bene: si vedono già i frutti del lavoro fatto che ha portato a una semplificazione organizzativa e a una riduzione di tutti i costi. Del resto, sotto il profilo reddituale, il secondo semestre del 2018 ha realizzato un significativo recupero nel core business rispetto al primo semestre, sia come maggior fatturato sia come marginalità: l’Ebitda è stato pari a circa 3 milioni di euro rispetto a 0,2 milioni di euro del primo semestre - commenta il presidente, Callisto Fedon, nella nota a chiusura del Cda che nei giorni scorsi ha approvato il bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 (nella tabella, i principali indicatori economico finanziari) - Nel mercato core abbiamo puntato sulle produzioni sostenibili e sul servizio personalizzato per gli ottici, che, d’ora in avanti, potranno contare su una piattaforma online dove prenotare, personalizzare, riordinare il proprio magazzino. Ma è la scommessa green quella che appassiona di più e su cui stanno convergendo le nuove risorse entrate nell’organico: le produzioni improntate alla sostenibilità sono sempre più in linea con il sentiment dei nostri mercati e sono nell’animo della nostra tradizione produttiva».
Per quanto riguarda il core business della Giorgio Fedon & Figli, le vendite ai fabbricanti di ottica, pari nel 2018 a 53,3 milioni di euro, hanno fatto segnare un aumento del 3,4% rispetto al 2017, «grazie a un secondo semestre particolarmente proficuo che ha più che recuperato l’importante calo della prima parte dell’anno - precisa il comunicato - Inoltre il fatturato derivante dalla gioielleria e dall’orologeria, settori che richiedono packaging premium e luxury per i propri prodotti, è risultato in crescita grazie all’acquisizione di nuove commesse, con ricavi pari a 2,8 milioni di euro a fronte dei 2,3 milioni nel 2017».
In diminuzione invece le vendite wholesale, quelle cioè realizzate con i negozi di ottica: 6,4 milioni di euro contro i 7,5 milioni dell’esercizio precedente. «Il progetto di riassetto del modello di business, che doveva dare i primi esiti già nel corso del 2018, ha subìto rallentamenti, per cui gli effetti positivi derivanti da una migliore copertura del territorio, dall’introduzione di nuovi prodotti e dalla digitalizzazione dei processi di vendita e di personalizzazione dei prodotti manifesteranno i loro effetti solo nel 2019», spiega la medesima nota.
(red.)

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