Eyewear, ancora a due cifre l’export del primo trimestre

Secondo i dati diffusi da Anfao in occasione della sua assemblea generale del 6 luglio, le vendite di montature italiane sui mercati esteri hanno fatto registrare un incremento del 16,7% tra gennaio e marzo 2023 rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente (nella tabella)

Dopo il +21% del 2022, con un valore vicino ai 5 miliardi di euro, anche i primi tre mesi di quest’anno appaiono confortanti per le esportazioni di occhialeria made in Italy. Ma non possono far esultare l’imprenditoria nazionale, che si è riunita giovedì scorso a Verona, presso Palazzo Verità-Poeta (nella foto, una fase dei lavori), per confrontarsi sul mercato e con le istituzioni: le incognite a breve-medio termine, infatti, rimangono. Al meeting era presente Roberto Marcato, assessore allo Sviluppo economico della Regione Veneto e, tramite un messaggio video, è intervenuto Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, ricordando come l’occhialeria sia un modello proprio del made in Italy, tema su cui il governo sta lavorando con un disegno di legge, e una sintesi di qualità ed eccellenza riconosciute a livello internazionale. «Siamo i primi esportatori in Europa, i secondi nel mondo e leader nella fascia alta: questo comparto racchiude in sé un patrimonio storico e culturale che dà forma a creazioni di grandissimo valore e utilità», ha detto Urso, come ricorda una nota di Anfao.

                        

 

Tra gennaio e marzo 2023 le esportazioni hanno continuato a crescere in tutte le principali macro aree: Europa +15,1%, America +10,9% e Asia +39,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Secondo il comunicato, negli Stati Uniti, da sempre primo mercato di riferimento per il settore, l’export complessivo di montature e occhiali da sole ha registrato +9,1% rispetto a gennaio-marzo 2022, segnando un rallentamento nel sunwear (+1,1%) rispetto al vista, che invece continua a crescere a un ritmo molto sostenuto (+35,7%). A sua volta, nei principali paesi europei l’andamento dell’export italiano ha confermato il trend positivo: Francia +18,1%, Germania +5,1%, Spagna +21,7%.

«Nonostante i buoni risultati del primo trimestre, considerando il contesto generale è molto probabile che il prosieguo del 2023 sia per le nostre esportazioni meno brillante, sebbene, approfittando anche della debolezza dell'euro, potrà comunque crescere in valore – ha commentato in assemblea il presidente di Anfao, Giovanni Vitaloni - Stiamo infatti raccogliendo dalle nostre aziende un sentiment meno positivo rispetto agli ordinativi in generale: la questione centrale di questo rallentamento è imputabile prevalentemente all'aumento dei costi generalizzato che le aziende non riescono più ad assorbire internamente». Attualmente la previsione dell’associazione di categoria per il primo semestre 2023 è di una crescita dell’export che si attesti intorno all’8% rispetto allo stesso periodo del 2022. Nessun cenno, invece, al mercato interno per quanto riguarda i primi tre mesi dell’anno, a eccezione del riferimento al fatto che il consuntivo 2022 mostra come le tensioni inflazionistiche e l’incertezza abbiano pesato sulle sue performance.

Le preoccupazioni evidenziate da Vitaloni sono confermate dal World Economic Outlook del Fondo monetario internazionale, che ha visto al ribasso le stime di crescita globale: dal 3,4% del 2022 al 2,8% del 2023. Per l’eyewear «è poi particolarmente importante l’area europea, che da sola assorbe circa il 50% dell’export del settore, e che secondo le ultime previsioni sembrerebbe avere quest’anno il tasso di crescita più basso di tutti: 0,8%», precisa il comunicato.

«Sicuramente sono le esportazioni il termometro che misura meglio lo stato di salute dell’occhialeria e questo ci dà forza e fiducia alla luce ancora dell’andamento del primo trimestre 2023 – ha concluso il numero uno di Anfao - Siamo però costretti a essere molto cauti, considerato anche le previsioni economiche generali».

(red.)

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