Il minimalismo e la leggerezza di Rodenstock e l’audacia di Porsche Design sono al centro delle nuove collezioni di De Rigo, che li ha acquisiti nei mesi scorsi. Il primo brand punta soprattutto al mercato nordico, che apprezza lo stile semplice, il secondo si ispira ai particolari delle auto, anche con l’ultimo occhiale lanciato in occasione del 60esimo anniversario dell'iconica Porsche 911 (nella foto principale).
La Wild Leda, figura mitologica greca, è invece protagonista della capsule collection di Roberto Cavalli, stampata all’interno della montatura del modello di punta. In altre, invece, nell’asta. La griffe non rinuncia al tema del serpente: ora come inserto intrecciato, ora come asta vera e propria. La tigre, simbolo sempre amato dal marchio, è altrettanto presente come particolare semplice o coperto da strass.
Anche Philipp Plein punta all’estro con acetati effetto marmorizzato, aste in titanio di vari colori e incollaggi di acetati su montature da sole, come una sorta di clip on (nelle foto sopra). Ricorre l’esagono, logo del marchio.
Chopard, per il quale De Rigo ha un reparto apposito poiché la produzione è esclusivamente a mano, oltre alle linee core business di alta gamma (nella foto sopra, a sinistra) strizza l’occhio alle giovani generazioni con occhiali caratterizzati dall’Ice Cube, “quadrettatura” con cui vengono realizzati i gioielli della maison, proposta su aste e acetato (nella foto sopra, al centro). In altri modelli è presente un inserto all’interno del quale è posizionato l’“happy diamond”, un cristallo non incastonato, libero di muoversi (nella foto sopra, a destra). Per l’uomo vengono riprese le caratteristiche degli orologi della griffe, con dettagli di gomma e nappa, oltre a una cerniera flex, estremamente mobile, oppure in legno.
Police prosegue la partnership con Mercedes, con i piloti Lewis Hamilton e George Russell ritratti nell’immagine di campagna. Nella collezione anche modelli uomo anni 90, con l’iconica lente blu. L’housebrand di De Rigo ha avviato inoltre un riposizionamento di immagine: se negli anni 80 ha rappresentato l’accessorio dell’uomo macho, al compimento dei suoi 40 anni ha lanciato una nuova comunicazione in cui il concetto di audacia è mostrare sé stessi in tutte le proprie sfaccettature, dal ruolo di padre al “mammone” mentre si fa tatuare (nella foto sopra).
Yalea non ha un’immagine o uno stile di impatto, ma è studiata per stare bene sul volto delle donne, per valorizzarlo. Ricerca degli acetati e il tema dell’onda che si ritrova come inserto o come gioco di accostamenti di colore (nelle foto sopra). La valorizzazione al femminile è l’obiettivo di tutti i progetti della label, che hanno come oggetto il women empowerment.
Per il segmento fashion Twin-Set, Blumarine e Furla riprendono i dettagli dell’abbigliamento e degli accessori, dal plissé delle gonne ai particolari delle borse.
F.T.