In quell’occasione l'azienda vitivinicola Maculan di Breganze, in provincia di Vicenza, ha presentato ufficialmente “Santalucia 2022”, Merlot di Monte Rosso in un’edizione unica e numerata, nato da una delle migliori barrique della stessa Maculan e selezionato da un gruppo di giornalisti di settore, degustatori professionisti, rappresentanti delle istituzioni e imprenditori: 300 bottiglie acquistabili (nella foto) dalle persone presenti, per una raccolta fondi a sostegno della ricerca scientifica contro le malattie oculari. Il vino si presentava, inoltre, in una confezione artistica e con un’etichetta a opera di Jessica Frazza, artista e artigiana di Mestre, attiva nell'associazione di promozione sociale Artismo, composta da artisti autistici e neurodivergenti impegnati nello sviluppo del proprio stile personale attraverso un percorso teorico e pratico di grafica d'arte, tecniche incisorie, pittoriche e scultoree.
Santalucia è un’iniziativa di solidarietà nata nel 2008 da un’idea di Fausto Maculan insieme alla Fondazione Banca degli Occhi del Veneto Onlus: sinora, in quattordici edizioni, sono stati raccolti circa 350 mila euro. «Quest’anno si è arricchita di un valore in più, quello dell’arte che diventa inclusione, offrendo un ulteriore significato sociale a tale prezioso progetto», dichiara in un comunicato Giuseppe Di Falco, chirurgo esperto di trapianto d’organi e da sette anni presidente della Fondazione.
Il ricavato del “Santalucia 2022” sosterrà la ricerca contro alcune malattie degli occhi rare e permetterà di fornire assistenza ai pazienti. «Nello specifico i ricercatori approfondiranno l'EEC Syndrome, patologia sistemica che causa gravissime lesioni oculari oggi studiate anche attraverso l’analisi delle mutazioni genetiche dei diversi portatori, l'Aniridia, malattia genetica che colpisce in età infantile, e patologie come la Sindrome di Lyell - precisa la nota - Una parte dei fondi consentirà di offrire ai pazienti visite oculistiche gratuite, sostenere i costi di trasporto e di accesso alla struttura e, in generale, garantire la migliore assistenza possibile nella lotta contro le malattie rare».
«Stimolerei l'ottica e l'occhialeria a ripensare per il prossimo anno la celebrazione di Santa Lucia proprio in una prospettiva di coinvolgimento, inclusione, arte, gusto e, perché no, aiuto a chi non può vedere neppure con un paio di occhiali o di lenti a contatto - commenta a b2eyes TODAY Nicola Di Lernia, tra gli ospiti dell’evento del 14 dicembre - Il nostro settore si distingue in molti casi per dinamismo, eccellenza e innovazione. Sul sociale tuttavia, a parte alcune iniziative singole, si è in buona parte perso il senso dell'appartenenza a un mondo, quello della vista, che deve essere accessibile a tutti grazie all'aiuto di tutti».
(red.)