Quattro creative sono le vincitrici del concorso di arte giovane promosso dal marchio di occhiali di proprietà di Nicodesign: giunto alla nona edizione, ha premiato un’artista iraniana residente in Italia, una videomaker turca e due performer: la premiazione si è tenuta sabato 4 novembre, presso la sede dell’azienda torinese (nella foto)
Non solo premi a progetti di occhiali di giovani designer. È il caso di Autofocus, il concorso di Vanni che ha scelto, ormai da nove anni, di puntare sull’arte emergente in generale, quella non ancora sotto le luci dei riflettori. Per l’edizione 2017 sono quattro giovani donne le vincitrici, provenienti da paesi ed esperienze diverse. A Negar Sh, iraniana, va il premio progetto espositivo, alla turca Muge Yildiz il premio video e a Camilla Soave, insieme alla portoghese Beatriz Bizarro, quello per la performance.
«Il tema del concorso, dedicato ad artisti under 35, il cui titolo stesso “auto-focus” gioca sull’idea dello sguardo autoriflesso e della percezione del mondo, vuole essere una definizione aperta, che presenti l’universo contenuto nello sguardo dell’artista - si legge in una nota di Vanni - Il concorso vuol dare visibilità e valore alla dimensione concettuale, all’immaginario e alla pratica dell’artista selezionato come vincitore, senza imporgli temi o percorsi prefigurati».
Il vincitore della sezione performance è stato selezionato e sviluppato in collaborazione con Nesxt–Independent art Festival e per la sua realizzazione è stato anche attivato un workshop di selezione e formazione di performer che hanno preso parte alla messa in scena del lavoro, presentato proprio sabato scorso in piazza Carlina, a Torino. «I progetti vincitori sintetizzano compiutamente i peculiari percorsi delle artiste coinvolte, dando vita, in forme espressive diverse, a tre racconti concettuali e percettivi che hanno come comune denominatore l’attenzione per le minime cose, per i respiri e i bagliori che si colgono tra gli spazi della vita che scorre onnivora e disattenta, a causa della velocità e della massa di informazioni-azioni indotte e obbligatorie», spiega in una nota Olga Gambari, curatrice del concorso.
(red.)