Assogruppi: un progetto biennale per creare valore alla filiera

Lo hanno presentato lunedì sera a Milano i vertici dell’associazione in un simposio davanti a una cinquantina di persone tra manager delle maggiori aziende fornitrici, rappresentanti delle associazioni sindacali o professionali e stampa di settore

Il progetto si svilupperà tra il 2018, anno dedicato interamente al b2b, e il 2019, quando verrà coinvolto il consumatore finale. Entro la metà del prossimo dicembre saranno definite la squadra delle aziende interessate e il budget iniziale, per la metà di febbraio 2018 è in programma la partenza delle attività che, entro la fine di aprile, si concretizzeranno nella progettazione di un sito web e di un piano editoriale. Farà seguito, nel mese successivo, la definizione di un budget e dei canali di finanziamento per la comunicazione b2b e b2c. A giugno verrà presentato il progetto ai circa 3.400 centri ottici aderenti ad Assogruppi Ottica, mentre in autunno è previsto l’avvio della fase b2b con la formazione e l’informazione agli ottici. Infine, nel 2019, le attività saranno indirizzate al consumatore finale.
A molti l’iniziativa ha ricordato il Consorzio Comunicazione Vista, l’iniziativa che dal 2006 al 2008 coinvolse circa 2.500 punti vendita italiani e le aziende dell’oftalmica, «garantendo un incremento del 4% nella penetrazione delle progressive sul totale delle lenti vendute in Italia, mentre a campagna conclusa la quota scese dell’1,5%», ha sottolineato Marco Procacciante, amministratore delegato di Vision Group, che ha anche precisato come rispetto all’esperienza del Ccv questo progetto «avrà un approccio più pragmatico e selettivo, coinvolgendo chi ci crederà davvero, attraverso le formule più adatte e con un piano di formazione degli ottici mirato al tipo di azioni che si vorranno sviluppare». Inoltre, rispetto a una decina di fa, i tempi sono cambiati, come emerso dal simposio milanese, moderato dal giornalista Armando Garosci e che ha visto anche l’interessante case history di Expert, attraverso l’intervento del direttore generale Italia, Roberto Omati: oggi l’ottico italiano è più confuso e, al tempo stesso, più bisognoso di nuovi strumenti e gli stessi gruppi si sono evoluti (nella foto, la tavola rotonda che si è tenuta durante il simposio: da sinistra, Marco Procacciante, Vision Group, Laurent Schmitt, Netcity, e Marco Carminati, Oxo).
A.M.

 

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