A febbraio durante la Fashion Week è stato scelto come hub da Camera della Moda per presentazioni varie, sfilate, incontri e conferenze. Un’ennesima dimostrazione di come l’Adi Design Museum, nato da poco meno di un anno, sia diventato importante per Milano, sempre pronto a ospitare esposizioni ed eventi all’avanguardia. Ma la mostra permanente “Il cucchiaio e la città”, formula per indicare ogni tipo di forza progettuale, dall'oggetto funzionale all'urbanistica, resta comunque il punto focale. Si fonda, infatti, sulla collezione storica del Compasso d’Oro, riconosciuta dal ministero dei Beni culturali come “bene di eccezionale interesse artistico e storico”. Con gli oggetti e i progetti premiati dal 1954 a oggi racconta la storia del design italiano. Non solo attraverso le dettagliate descrizioni di accompagnamento ma anche con frasi d’autore e pensieri di progettisti, imprenditori storici e critici.
Fra tutti i progetti premiati con il Compasso d’Oro, ne sono stati scelti 28 per rappresentare nel loro insieme i diversi ambiti e le diverse anime del design italiano: ci sono oggetti d’arredo, lampade, giocattoli, disegni e foto di macchinari industriali, piuttosto che di mezzi di trasporto, capi d’abbigliamento tecnico e non, accessori. Tra questi gli occhiali Detector (nella foto), un modello tecnico multisport, dice la didascalia, disegnato da Renata Fusi, Silvana Rosti, Paolo Zanotto per Briko. Vincitore del Compasso d’Oro nel 1991, con la motivazione della giuria: “per l’estrema rigorosità che coniuga la duttilità del materiale alle funzioni d’uso”.