Nato e cresciuto a Stafsted, piccola città dello Schleswig-Holstein nel 1939, Guenther Fielmann inizialmente ambiva a fare il fotografo ma fu il padre, che desiderava che il figlio avesse “un vero lavoro”, a consigliargli di formarsi come professionista della visione, dicendogli che “gli ottici sono sempre necessari”, si racconta sul sito corporate del gruppo tedesco. Dal 1956 al 1959 Fielmann apprese il mestiere presso la ditta Campbell, ad Amburgo, e in seguito lavorò per qualche tempo come assistente ottico in diverse aziende. Nel 1963 decise di iscriversi al corso di perfezionamento artigianale presso l'Università Tecnica di Optometria di Berlino. Nel 1965 si qualificò come ottico riconosciuto dallo Stato. Seguirono diversi anni formativi nel settore: Fielmann lavorò per un periodo in Essilor e poi in Bausch+Lomb, acquisendo un significativo know how sulla produzione di lenti e montature. Quando aprì il suo primo negozio di ottica a Cuxhaven nel 1972, si spiega ancora sul sito, adottò un approccio nuovo, esponendo gli occhiali in modo che i clienti potessero scegliere le proprie montature e collegò i prezzi di vendita agli effettivi costi di produzione, il che rese il prezzo dei suoi occhiali più basso rispetto a quello dei concorrenti. Nel 1980 il nome Fielmann campeggiava su 49 vetrine di negozi, diventati 200 entro la fine di quel decennio. La catena conta oggi circa mille store in diversi paesi e impiega oltre 23 mila dipendenti.
«Guenther Fielmann aveva una visione chiara e un piano a lungo termine per la sua successione: nel 2012 ha trasferito la quota di maggioranza del gruppo a una fondazione di famiglia e in seguito ha gradualmente ceduto la responsabilità al figlio Marc, cui ha affidato la guida dell’azienda nel 2019, anno del suo ottantesimo compleanno, completando così un passaggio generazionale di successo», si legge in una nota della società tedesca.
«Il fondatore aprì il suo primo negozio basandosi sulla semplice idea di mettere il cliente al primo posto - prosegue il comunicato - “Il cliente sei tu”, sottolineava. Convinto che quasi nessun altro accessorio ha un impatto maggiore sul modo in cui una persona viene percepita dagli altri rispetto a un paio di occhiali».
«Mio padre ha ridefinito il retail ottico a vantaggio dei consumatori - commenta nella nota Marc Fielmann, ceo del gruppo - Il suo lavoro ci riempie di rispetto e ci ispira ad aiutare tutti a sentire e vedere la bellezza del mondo. Mentre guidiamo la nostra azienda di famiglia verso il futuro, manterremo la filosofia incentrata sul cliente, i valori e l'umanità che sono stati i fondamenti del nostro successo».
(red.)