Accarini, se n’è andato il “filosofo” dell’ottica

Dopo una lunga malattia, il 16 novembre è mancato il professionista di Parma: aveva 69 anni ed era conosciuto e apprezzato dai colleghi per la sua disponibilità e gioia di vivere

«Ricordo un giorno che dovetti andare all’improvviso a Rimini per una riunione importante, nella mia veste di presidente di Federottica Emilia Romagna: chiesi a Paolo di punto in bianco se poteva accompagnarmi, ma dato il poco tempo a disposizione mi sarei aspettato una risposta negativa. Invece non feci in tempo a terminare la telefonata che chiuse il negozio, mi raggiunse e facemmo il viaggio insieme con quella cordialità e simpatia che ha sempre caratterizzato il nostro rapporto - racconta a b2eyes TODAY Gianni Allodi - Ecco perché lo chiamavo e lo chiamavano in molti il “filosofo”: per la sua disponibilità con tutti e la grande capacità di saper cogliere gli aspetti migliori della vita».

Dopo aver conseguito il diploma di ottico a Milano, Paolo Accarini inizia a lavorare in un laboratorio di montaggio lenti nella zona di Parma, città in cui è nato e dove aprirà il proprio negozio negli anni 80: lo Studio Ottico Accarini sarà operativo nella periferia della città ducale per circa quattro decenni, fino alla primavera scorsa. Nel frattempo dà vita insieme alla sorella a un secondo punto vendita, successivamente chiuso. Sposato, con due figli, la sua attività professionale è stata caratterizzata anche da una trentina d’anni di impegno sindacale, come vicepresidente della Federottica locale, sempre al fianco di Allodi che ne era il presidente.

«Non riesco nemmeno a ricordare quanti siano stati i momenti insieme, dalle riunioni associative alle trasferte in cui facevamo tardi la sera a chiacchierare, dai convegni ai corsi di aggiornamento, fino alle numerose feste di Santa Lucia, in cui abbiamo coinvolto anche Stefano Gandolfi, l’ex primario di Oculistica dell’ospedale della nostra città, pure lui recentemente scomparso: in poco più di due mesi sono venuti a mancare due carissimi amici, che per me erano come fratelli», ricorda Allodi (nella foto, da sinistra: Stefano Gandolfi, Gianni Allodi e Paolo Accarini).

Angelo Magri

Professione