Schifone: occorre una riforma delle professioni non regolamentate
«In Italia c’è una grande distinzione tra quelle ordinistiche e quelle non organizzate in ordini o collegi, tuttavia queste ultime oggi sono una realtà e vanno normate, ad esempio seguendo la legge 4/2013, che dà la possibilità alle nuove professioni di acquisire una coscienza ma con una serie di regole, equipollenza inclusa: bisogna evidentemente essere più attenti quando si parla di attività sanitaria, però siamo aperti non solo all’interlocuzione e all’ascolto, ma anche alla formazione di eventuali tavoli di lavoro su cui ragionare».