Circa la metà dei quasi 290 operatori del settore che hanno risposto all’ultimo sondaggio proposto da b2eyes, tra il 24 febbraio e il 3 marzo, individua in questo segmento di mercato quello con i maggiori margini di sviluppo (nel grafico)
«Anziché un prevedibile pareggio fra le tre opzioni, dal nuovo sondaggio di questa testata emergono due aspetti che fanno riflettere - commenta al nostro quotidiano Nicola Di Lernia, esperto del mercato dell’ottica - Concentrarsi sul vicino-intermedio e sulle protezioni significa di fatto cavalcare l’onda dello smart working e della didattica a distanza: quest’ultima rischia di tornare attuale alla luce della ripresa dei contagi e non riguarda soltanto gli studenti, ma anche l’ampia platea di docenti coinvolta». Complessivamente le risposte favorevoli a queste due soluzioni sfiorano l’85% del totale del nuovo sondaggio di b2eyes, che a inizio 2021 aveva chiesto ai suoi utenti di valutare il business del retail ottico italiano nel primo anno di pandemia.
«Per quanto riguarda, invece, la scarsa preferenza verso le lenti progressive su misura, pari a poco più del 15% delle risposte, temo che siamo ancora una volta di fronte a uno di quei trend di mercato che non è riuscito a sedimentarsi e a dare il massimo nel nostro settore - aggiunge Di Lernia - Eppure la personalizzazione, nell’oftalmica ma non solo, rappresenta il futuro dell’ottica professionale: saperla mettere in pratica significa creare un solco netto nei confronti di quella commerciale».
(red.)