Pensare al bisogno comune, la strada giusta per l’ottica

In questi mesi di lockdown e post lockdown abbiamo assistito a innumerevoli eventi digitali in cui, come già in passato per quelli fisici, ognuno portava l’acqua al proprio mulino: è un atteggiamento davvero di buon auspicio per il prossimo autunno?

Pochi eventi nel periodo in questione (e verosimilmente anche tra quelli previsti per i prossimi mesi) hanno cercato di dare un respiro generale al momento che stanno attraversando l’Italia e l’ottica in particolare. Il fatto di ribadire la propria posizione e le azioni che si intendono intraprendere è del tutto legittimo, ma insufficiente a difendere la categoria da possibili false interpretazioni su un mercato che viene invece dipinto da Confcommercio come un futuro campo di battaglia del nostro consumo.

Già un paio di mesi fa ho invitato tutti a ripensare l’ottica del futuro come a un business anticiclico, maggiormente al riparo dalle crisi economiche in quanto elargitore di prodotti e servizi “difensivi”, ovvero utili e necessari alla popolazione. Il rimbalzo di vendite di maggio, giugno e prima parte di luglio lo ha confermato. Altri settori sono ancora al palo, l’ottica di sostegno alle esigenze visive della gente no. Ma passare dall’idea ai fatti risulterà particolarmente faticoso e sarà realizzabile solo attraverso un dibattito comune che veda l’ottica stessa avvicinarsi con cautela e non con presunzione all’area salutistica degli italiani, per diventare una sorta di partner della medicina.

È la filosofia che sta alla base di un evento come il Progressive Business Forum del 21 e 22 settembre, che dalla prima edizione di un anno fa a Firenze curo insieme all’editore di questa testata, che l'ha voluto con l'idea di mettere in connessione area tecnica, area medica e consumatore finale. Perché è necessario pensare sì al proprio bisogno, ma anche a quello degli altri che percorrono la nostra stessa strada, magari dall’altra parte del marciapiede. Perché la strada è la medesima e apparteniamo tutti allo stesso destino. Pensiamo e pensate in grande, quindi, per i vostri progetti, ma iniziate a intraprenderne anche qualcuno in comune e fatevi contaminare da chi non la vede come voi. Sarà questa la vera chiave di interpretazione del mercato che ci aspetta.

Nicola Di Lernia

Professione