L’iniziativa del progetto, nato in seno ad Assogruppi, che raccoglie quasi 3.500 punti vendita sull’intero territorio nazionale, è stata presentata in occasione di un recente webinar: durerà sino alla metà di luglio e ha l’obiettivo di dare al grande pubblico la possibilità di conoscere ed entrare in contatto con ottici certificati
«Nella quota di adesione a Cert.O avevamo previsto di organizzare in modo costante campagne social anche per far sapere al consumatore finale dell’esistenza di ottici certificati - spiegano a b2eyes TODAY da Assogruppi Ottica - La pianificazione, partita il 25 giugno, è attiva sino a metà luglio principalmente su Facebook e Google con post focalizzati sul tema della sicurezza, per rassicurare le persone che in questa fase vogliono recarsi presso un centro ottico (nella foto). Una seconda parte di questa tranche della comunicazione, a cura dell’agenza Meloria, è invece focalizzata sulle competenze, sulla professionalità e sull’attenzione che l’ottico ha del proprio cliente».
La campagna permette di geolocalizzare il centro ottico della rete Cert.O, consentendo all’utente finale di individuare il punto vendita più vicino. «Cliccando sul post, il consumatore sarà reindirizzato allo store locator di Cert.O – aggiungono da Assogruppi – In questo modo viene facilitato il contatto». La campagna riprenderà poi a settembre. «In questo difficile periodo di incertezze, abbiamo deciso di partire subito con la pianificazione sui social e nel web perché sono un ottimo strumento per far ritornare la clientela nel centro ottico», ricordano dall’associazione.
L’obiettivo di Cert.O rimane il raggiungimento di mille centri ottici entro il 2020. «A fine febbraio erano 220 i negozi aderenti: purtroppo i quasi tre mesi di lockdown hanno bloccato il nostro progetto - concludono dal network - Attualmente stiamo presentando ai gruppi organizzati del settore le nostre iniziative, che sono aperte a tutti i centri ottici indipendenti italiani interessati». L’iter di certificazione partirà, invece, a metà luglio: l’ente preposto avvierà, infatti, i primi controlli e sopralluoghi per valutare se il punto vendita ha le caratteristiche per essere certificato.
(red.)
