Fase tre, i negozi del lusso possono ispirare anche quelli di ottica

Gli acquisti online rappresentano sempre un’ottima opportunità, ma oggi il consumatore sta visibilmente manifestando la propria voglia di visitare lo store fisico, cui ha dovuto rinunciare per molte settimane, puntando però a un’esperienza d’acquisto senza rischi e senza fretta, con un tempo giusto da dedicare alle scelte e la possibilità di essere ascoltato

È il nuovo lusso: anche l’ottica può ispirarsi ai valori che questo segmento sta sempre più rafforzando in una fase così delicata? Se negli ultimi anni il concetto di lusso ha fatto ampiamente riferimento non solo a prodotti di prezzo elevato e quantità eccellente, ma anche all’opportunità di potersi dedicare del tempo, rallentare i ritmi frenetici e vivere in ambienti sostenibili, ora più che mai è come se questo tempo chiuso nel cassetto fosse l’unico valore di cui riappropriarsi con saggezza e consapevolezza, anche negli acquisti. Il settore del lusso si sta dunque avvicinando sempre di più ai consumatori e il processo di trasformazione retail implica la creazione di nuovi scenari futuri, in cui si punterà su spazi dove i clienti amano trascorrere del tempo piacevole e possono coltivare persino interessi che esulano dall’attività tipica, come la lettura di un libro o la condivisione di temi e ispirazioni utili per il quotidiano. I grandi brand si stanno preparando a intrattenere i consumatori e a creare sensazioni legate alla bellezza, incentivando la consegna a domicilio in tempo reale degli articoli scelti, dopo averli provati in spazi ampi dedicati, escludendo ogni forma di disagio.

Alla riapertura post lockdown molte botteghe sono rimaste chiuse, le attività commerciali e la moda fast e low cost più legate a prodotti diffusion, di buona qualità e prezzo basso, soprattutto nell’abbigliamento, fanno una grande fatica a riprendere la normalità e i fatturati. I consumatori non apprezzano le file e il disagio di toccare abiti con le mani racchiuse in bustine di plastica o in guanti, ancora di più ora che l’Oms ne ha sconsigliato l’uso, se non in ambito sanitario. Non apprezzano nemmeno vedere abiti ammucchiati in negozio per la sanificazione, attendere tempi biblici per entrare nelle cabine prova, per riuscire a relazionarsi con gli addetti alle vendite o per effettuare il pagamento in cassa.

Le modalità operative dell’ottica sono così molto più vicine all’organizzazione dei negozi del lusso, in grado di fornire servizi di consulenza alla vendita per appuntamento, in modo personalizzato, assicurando il valore dell’esperienza unica, memorabile, da regalare al consumatore. Un accessorio come l’occhiale, a differenza di un abito, può per sua natura essere sanificato facilmente, può essere provato in qualsiasi momento escludendo il disagio di attendere il proprio turno. Ma ciò che diventa davvero importante è la possibilità riservata al cliente di essere ascoltato e di ricevere tutte le informazioni relative alla personalizzazione. È proprio la personalizzazione che, includendo la ricerca della montatura più adatta alle caratteristiche estetiche e alle occasioni, nonché l’identificazione delle lenti oftalmiche più performanti per migliorare la visione secondo il proprio stile di vita, a rendere la vendita in ottica un processo di lusso, in cui il valore economico del prodotto è molto coerente con il servizio offerto in questo momento. Esprimere tale valore non richiede speciali abilità, ma un approccio speciale al nuovo modo di vendere: con la stessa logica, anche per un paio di occhiali da sole si deve puntare non soltanto a rimarcare il concetto di protezione e sicurezza, ma anche l’opportunità di abbinare lenti graduate o semplicemente personalizzate, così da unire al desiderio una concreta necessità. Come i negozi del lusso, anche i centri ottici dovranno mettere in mostra il prodotto creando attrazione grazie a eccellenti esposizioni, raccontare storie per avvicinare i consumatori e farli sentire bene negli spazi dedicati, senza far percepire che la vendita è l’obiettivo primario, ma che l’amore verso se stessi rappresenta l’unica strada percorribile.

I negozi del lusso stanno puntando anche a una finalizzazione degli acquisti online in un secondo momento e il successo della nuova modalità di fare shopping dipende ormai dal coerente allineamento e dalla corretta integrazione tra e-commerce e negozio fisico. L’ottica deve perciò essere pronta e adeguarsi velocemente a un consumatore che passa attraverso lo stesso negozio fisico e virtuale, rimanendo ancorato per il solo fatto di aver vissuto un’esperienza di unicità.

Angelica Pagnelli

Punto vendita