Il centro ottico fondato nel 1952 da Federico Fattori a Cavezzo, in provincia di Modena, e ora guidato dal figlio Giovanni, apre a fine giugno un secondo punto vendita in Sardegna in cui è stata mantenuta l’identità del negozio storico: l’inaugurazione si sarebbe dovuta svolgere in aprile, ma la pandemia ha costretto al rinvio
Cosa porta un imprenditore ottico ad avviare un nuovo punto vendita ben lontano dal proprio territorio, partendo da un comune di settemila anime della pianura padana per approdare in un piccolo centro a forte vocazione turistica nel sud della Sardegna? «Mi piacciono le sfide e aprire a oltre mille chilometri di distanza, in un paesino a vocazione turistica per pochi mesi l’anno, lo è - rivela a b2eyes TODAY Giovanni Fattori, diploma in ottica al Fleming di Ancona nel 1985 e oggi titolare dell’omonimo centro ottico, alla guida del quale è subentrato dopo aver affiancato il padre sino a quando questi decise di andare in pensione a fine anni 90 - Il progetto è nato un paio di anni fa, perché ho casa a Villasimius e un giorno camminando con mia moglie Sara, che lavora con me, le ho detto che mi sembrava interessante fare un passo del genere. Così ho condiviso l’idea con la nostra collaboratrice Martina Botti e abbiamo deciso di aprire il nuovo punto vendita».
L’inaugurazione avrebbe dovuto avvenire il 25 aprile scorso, ma l’epidemia da Covid-19 ha mandato all’aria qualsiasi piano. «Avevamo scelto quella data perché a Cagliari si sarebbero dovuti svolgere quattro giorni di regate di Coppa America che avrebbero richiamato in zona parecchia gente - aggiunge Fattori - Molti ci avrebbero raggiunti per l’occasione e, poiché ci piacerebbe organizzare un evento festoso insieme ad amici e conoscenti, abbiamo pensato di rimandare l’inaugurazione ufficiale al prossimo anno». L’imprenditore emiliano non è nuovo ai periodi difficili come non lo è il territorio in cui svolge la sua attività, colpito dal terremoto nel 2012, per non parlare del tornado e dell’alluvione successivi. Anche allora raccolse una sfida importante, adoperandosi per dare vita a Cavezzo 5.9, il centro commerciale nei container marittimi dismessi, ispirato al Boxpark di Londra, in cui trovarono spazio per circa quattro anni i negozi danneggiati dal sisma: il suo nome deriva dalla magnitudo ufficiale del terremoto. «Il mio punto vendita non aveva subito gravi danni, però ho sempre pensato che quelli crollati non erano dei proprietari ma dell’intero paese, della comunità. Cercare di rimettere in piedi quelle attività voleva dire far ripartire l’economia del posto - sottolinea - Fortunatamente poi fu ricostruito quasi tutto e l’intera struttura è stata donata tramite un’associazione del territorio ad Accumoli: ora i container sono sulla via Salaria, dove hanno aperto i negozi».
A gestire il nuovo centro ottico sardo, 60 metri quadrati, layout e colori che rispecchiano con piccole variazioni quelli del negozio di Cavezzo, di cui è stata mantenuta l’identità in una sorta di gemellaggio evocato anche dal logo, sarà inizialmente Fattori, che in futuro verrà affiancato da Botti. «Saremo operativi nei primi due anni per circa cinque o sei mesi, da maggio a ottobre, in seguito valuteremo se tenere aperto tutto l’anno ed eventualmente la possibilità di trovare un collaboratore, anche se spero che uno dei miei figli mostri la volontà di intraprendere questo lavoro – conclude Fattori – Inizialmente ci dedicheremo soprattutto a una clientela turistica e anche questo è un aspetto della sfida che mi piace. Poniamo grande attenzione alla parte professionale, vogliamo differenziarci per il servizio: lavoriamo molto sulla fidelizzazione, con persone che seguiamo costantemente negli anni. A Villasimius cercheremo di fare lo stesso, ma con una clientela diversa e punteremo su un servizio a 360 gradi, con particolare focus sul vista, in cui la professionalità può esprimersi al meglio» (nella foto, da sinistra, Martina Botti e Giovanni Fattori con la moglie Sara Gallini).
N.T.
