Milano Digital Week: un visore per il supporto psicologico ai medici Covid-19

L’evento, che quest’anno si svolgerà in versione digitale da oggi al 30 maggio, propone anche un seminario online su Mind VR: il progetto, sostenuto dal crowdfunding dell'Università Bicocca sulla piattaforma di raccolta fondi e social innovation Produzioni dal Basso, è dedicato agli operatori sanitari impegnati nella lotta al virus per aiutarli a superare l'ansia e lo stress post traumatico cui sono sottoposti

Milano Digital Week quest’anno trascende i confini della città e si trasforma in versione completamente digitale, sebbene alcuni musei e altri luoghi simbolo del capoluogo lombardo diventeranno la sede, non però accessibile al pubblico, di dirette live. Giunta alla terza edizione, propone oltre 400 eventi e incontri online dedicati all'innovazione digitale, con approfondimenti su temi quali salute, lavoro, economia e media. Tra i molteplici eventi ci sarà anche, il 28 maggio alle 15, un webinar durante il quale la ricercatrice in Psicologia dell’Università Bicocca di Milano, Federica Pallavicini, mostrerà la realtà virtuale per supportare medici e operatori sanitari in prima linea contro la pandemia, ovvero il progetto Mind VR (nella foto, il logo), sviluppato insieme alle psicologhe Chiara Caragnano e Fabrizia Mantovani e un team di esperti. «Con il diffondersi del virus Covid-19, negli ospedali medici e personale infermieristico si sono trovati ad affrontare un’emergenza senza precedenti – spiega Pallavicini in una nota della Bicocca - Oltre ai ritmi lavorativi estenuanti, la necessità di gestire pazienti in condizioni di estrema sofferenza e lontani dai propri familiari è un carico emotivo enorme, che li espone a un elevato rischio di sviluppare disturbi d’ansia, in particolar modo il disturbo post traumatico da stress, con gravi conseguenze sul piano della salute mentale e fisica».

Una risposta per affrontare questa situazione può venire, grazie all’utilizzo di un visore, dalla realtà virtuale che «rappresenta uno strumento altamente specializzato ed efficace per la prevenzione e il trattamento dei disturbi d’ansia - afferma la ricercatrice nel comunicato - L’utilizzo di questa tecnologia immersiva può, infatti, aiutare i pazienti sia a processare gli aspetti emotivi dei ricordi traumatici sia ad apprendere risorse utili per una migliore gestione dell’ansia, incluse tecniche di rilassamento». È provato, si spiega nella pagina dedicata al progetto sulla piattaforma Produzioni dal Basso, che attraverso simulazioni virtuali è possibile esporre in modo graduale i soggetti a scenari emotivamente coinvolgenti all’interno di un ambiente controllato e sicuro. Inoltre, ambienti in realtà virtuale sono in grado di indurre stati di rilassamento e migliorare gli stati emotivi positivi: in particolare, è stato dimostrato che la presentazione visiva di uno scenario virtuale rilassante può facilitare la pratica dei pazienti e la padronanza delle tecniche di rilassamento, rendendo l'esperienza più vivida e reale di quanto molte persone sono in grado di creare attraverso stimoli fotografici, video o usando la propria immaginazione e memoria.
(red.)

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