«Con la fase due ottici e optometristi italiani si sono assunti un’importante responsabilità, che però non deve valere soltanto adesso ma sempre: in questo modo si darà ancora più credibilità alla professione e, per riuscirci, è necessario condividere un codice di condotta comune per correre tutti assieme. L’associazionismo, del resto, serve a questo». È quanto dichiara a b2eyes TODAY Antonella Vecchies (nella foto), presidente della Società Optometrica Italiana
In queste settimane i centri ottici stanno aumentando i servizi rivolti ai propri utenti. «L’attività del centro ottico è stata e dovrà essere rimodulata per offrire tali servizi anche nella previsione di un tempo di emergenza più prolungato per aree o nel tempo - prosegue Vecchies - Non è ancora possibile garantire tutti quelli normalmente erogati con le attuali norme di sicurezza espresse dalle autorità competenti, ma la raccolta di indicazioni che Sopti ha deciso di redigere e di mettere a disposizione di tutti i suoi soci vuole garantire la tutela della salute e la raccomandazione della massima prudenza nella fase due, per la gestione in sicurezza del centro ottico in tutte le attività di competenza».
Il documento è una raccolta delle buone pratiche diffuse tra operatori per conto del Tavolo interassociativo Registro Tiopto, dal cui sito è possibile scaricarlo gratuitamente, previa registrazione a una delle associazioni professionali che lo compongono. «Il documento siglato da Sopti è complementare al modello proposto da Federottica e raccoglie le buone pratiche che le associazioni del settore stimano frequenti nel centro ottico, per la tutela della persona e per la promozione della sicurezza in questo periodo di emergenza – conclude Vecchies - I nuovi modi di agire che inevitabilmente stanno prendendo forma consolidano alcune buone pratiche in uso e ne introducono di nuove. Naturalmente ogni procedura indicata non va adottata se eventualmente contrasta con le disposizioni delle autorità o della normativa attuale o futura».
A.M.