Cecop con te: un canale di comunicazione per gli ottici nell’emergenza

Con l’obiettivo di aiutare il settore a superare questa fase, il gruppo, nei nove paesi in cui è presente, ha attivato un mailing quotidiano per filtrare e dare informazioni rilevanti che influiscono sull’attività dei professionisti durante l’epidemia di Covid-19

In Italia Cecop con te trasmette ogni giorno via mail comunicazioni a un pubblico di circa quattromila ottici tra associati Cecop, Ottici Professionisti e anche non associati, «affinché siano informati e possano prendere in modo consapevole decisioni che consentano di alleggerire, almeno in parte, i problemi che Covid-19 sta causando», si legge un una nota del gruppo.

L’informazione verte sugli argomenti più rilevanti per autonomi e piccole imprese, in modo che i centri ottici possano usufruire delle misure fiscali e lavorative che si stanno definendo, ed è stato siglato un accordo con uno studio commercialista, per supportare i professionisti a condizioni economiche vantaggiose. «Abbiamo previsto tre temi fondamentali: misure dal governo, misure dai partner e le iniziative intraprese del gruppo in questo momento - spiegano a b2eyes TODAY da Cecop Italia - Ad esempio, abbiamo eliminato la quota associativa per il mese di aprile per tutti i nostri associati, per dare un segnale forte alla luce delle conseguenze economiche del Covid-19, e preso accordi per agevolare la richiesta dell'indennità per liberi professionisti e autonomi».

Ogni paese che fa parte della community Cecop sta lanciando le comunicazioni in base alle iniziative del proprio governo e a quelle specifiche di ciascuna nazione. «Ci siamo invece allineati tutti, ad esempio, sulla sospensione della quota di aprile - precisano ancora da Cecop Italia - e sulla comunicazione del messaggio di positività da parte del nostro fondatore e presidente Jorge Rubio».

Infine, Cecop ha creato la guida “Il nostro impegno”, per esprimere chiaramente la propria posizione rispetto agli ottici e alla situazione attuale. «In Italia gli ottici, per decreto, possono rimanere aperti – concludono dal gruppo - Noi, per far fronte a questa epidemia, consigliamo comunque di limitare al massimo le interazioni e di avere comportamenti responsabili per il bene della collettività. Detto ciò, ogni associato mantiene la propria indipendenza e fa le sue scelte. Ci stiamo attrezzando per aiutarli nelle consegne dirette al cliente, ad esempio, senza il passaggio in negozio. Crediamo fortemente che in questo momento l'isolamento sia fondamentale, per poter ripartire al meglio il prima possibile, tutti insieme». 

N.T.

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