In un comunicato agli associati il presidente della Società Oftalmologica Italiana spiega le ragioni per cui si dovrà ricorrere a elezioni suppletive per sostituire otto consiglieri su quindici del Direttivo
A detta di Matteo Piovella (nella foto) questi otto membri del Consiglio Direttivo «si sono convinti della mia inadeguatezza a continuare a condurre (nonostante i positivi risultati di 22 anni) la Società Oftalmologica Italiana e per questo motivo, vista l’impossibilità di agire, da parte loro, nel rispetto delle regole statutarie Soi, mi hanno faziosamente citato in giudizio presso il Tribunale di Roma affinché il Giudice mi dichiari decaduto o sospeso: il tutto al fine di impedire tutte le attività in cui sono giornalmente impegnato nel mio ruolo di presidente Soi, attività giudiziali a difesa dell’abuso della professione medica e querelle Avastin-Lucentis compresa - si legge in un comunicato della presidenza Soi - Tutto questo, se attuato, mi metterebbe nella posizione di essere in un limbus dove non poter più agire a beneficio e sostegno di Soi e nemmeno più a rappresentarla. Inoltre, questi consiglieri hanno, strumentalmente, cercato di bloccare ogni attività di Soi facendo ripetutamente mancare il numero legale nei Consigli Direttivi regolarmente convocati, attivandone degli altri illegittimi fuori dalla Soi al solo scopo di cercare di paralizzare l’operatività della Società. Niente Consiglio Direttivo valido, nessuna delibera attuabile, nessuna attività finalizzabile».
(red.)