Sabato 12 ottobre è venuto a mancare a 63 anni il professionista marchigiano, tra i fondatori di Visual Training Center, con sede a Macerata
Diplomato all’Istituto Nazionale di Ottica di Arcetri, Mario Biondi (nella foto) si era specializzato in optometria a Vinci. Aveva poi proseguito gli studi con un master in Optometria presso l’Università di Riga, in Lettonia. I suoi metodi spesso alternativi rispetto ai protocolli tradizionali dell’ottica e dell’optometria hanno fatto discutere, sia all’interno sia all’esterno della categoria, tanto che nel 2016 gli sono costati anche una condanna per esercizio abusivo della professione di medico oculista.
«Ho incontrato Biondi a diversi convegni - racconta a b2eyes TODAY Tony Rapisarda, direttore dell’Istituto Don Bosco di Catania e presidente di Federottica Catania - Non avevamo molta confidenza, tuttavia lo stimavo e lo considero un pioniere dell’optometria, al fuori degli schemi tradizionali: ha dato tanto e ha fatto tanto per far riconoscere la professione. È venuto a mancare un genio dell’optometria italiana».
Lo ricorda anche Sergio Prezzi, titolare del Centro Ottico Optometrico di Mori, in provincia di Trento, e presidente della Federottica locale. «Biondi ha lasciato molto all’optometria, anche idee personali, dedicandovi una vita intera – dice Prezzi al nostro quotidiano - Non ne condividevo l’approccio spesso “garibaldino”, con cui non ero d’accordo. Bisogna però sicuramente ricordarlo come un grande professionista».
(red.)