L’addio di Dior, il debutto di nuove collezioni, il consolidamento di altri accordi, i rapporti di fornitura con il colosso francese del lusso: l’amministratore delegato Angelo Trocchia (nella foto) fa il punto della situazione del gruppo padovano in occasione dell’inaugurazione del nuovo showroom di Milano, che si è tenuta lunedì scorso
Si chiude una porta, si apre un portone. Il detto popolare calza a pennello per Safilo che sta affrontando un periodo complesso, diviso fra la gestione delle risorse umane e la cessazione di accordi di licenza che incidono in maniera significativa sul bilancio del gruppo. Ed è proprio in occasione della presentazione non solo delle prossime collezioni, ma anche del nuovo showroom milanese, che si è spostato dalla centralissima via Manzoni all’altrettanto centrale via San Pietro in Gessate, che l’amministratore delegato Angelo Trocchia mostra un sincero ottimismo, pur con le dovute precisazioni. «Intanto ci tengo a sottolineare che la licenza Dior sarà gestita da Safilo sino al 2020 - sottolinea a b2eyes TODAY - L’uscita della griffe è, infatti, prevista per il 2021». Il manager preferisce focalizzarsi sul futuro dell’azienda e sui nuovi accordi. «Abbiamo rinnovato, ad esempio, con Kate Spade, Hugo Boss e Tommy Hilfiger - afferma ancora Trocchia - L’intenzione è ampliare ulteriormente il portafoglio nell’ottica di un bilanciamento fra marchi in licenza e di proprietà: i primi, in particolare, sono indispensabili per generare traffico nei centri ottici. La scelta del partner viene fatta in maniera ponderata, valutando esigenze sia geografiche sia del consumatore stesso».
In occasione dell’incontro con la stampa sono state presentate tre nuove collezioni: MMissoni, frutto della licenza con Missoni, Tommy Jeans, linea giovane nata dalla storica partnership con l’azienda statunitense, e Alfa Romeo, di cui Safilo è sponsor in ambito automobilistico con Carrera. «Senza dimenticare la prima linea eyewear di David Beckham, di cui siamo molto fieri e per la quale è previsto un lancio dedicato», dice ancora Trocchia.
E mentre nei giorni scorsi si rincorrevano rumor su una possibile acquisizione da parte di Kering Eyewear di Safilo, facendone schizzare il titolo in Borsa e obbligando a una smentita la stessa Kering, come riporta Reuters, le due realtà padovane rinnovavano l’accordo per la produzione e la fornitura dei prodotti a marchio Gucci, in vigore da gennaio 2021, garantendo così continuità rispetto al precedente contratto in scadenza a dicembre 2020. «Siamo molto orgogliosi di questa conferma che permette a Safilo di riscoprire la sua vera origine di produttore di occhiali», conclude Trocchia.
F.T.