Durante la quarantanovesima edizione del salone milanese (nella foto, di Tullio M. Puglia/Getty Images per Mido, l’ingresso di Fieramilano Rho) la sensazione raccolta dalla nostra testata, focalizzata sul mercato interno, è che proprio i buyer nazionali hanno dato un grosso contributo al business e alle presenze, che sono state 59.500 (ingressi giornalieri di visitatori unici, ndr) da 159 paesi a fronte degli oltre 58 mila di un anno fa
Indipendenti, ma anche gruppi (oltre a quelli che hanno esposto) e catene. Non solo impegnati in visite e meeting, ma anche visibilmente in fermento e soddisfatti delle relazioni intercorse. E, di conseguenza, soddisfatte sono state anche le aziende del padiglione 3, su tutte quelle dell’oftalmica, prese letteralmente d’assalto domenica 24 febbraio, giornata tradizionalmente favorevole agli ottici italiani, alimentata dai treni gratuiti messi ancora una volta a diposizione dagli organizzatori di Mido. In questo padiglione si è notata un’affluenza poco sostenuta soltanto nelle prime ore di sabato 23, ma anche lunedì 25 il movimento è stato apprezzato dagli espositori. Più cauti, invece, quelli del padiglione 1, i big player delle montature, generalmente soddisfatti del flusso di sabato, più perplessi per quello nelle due giornate successive. Nel complesso, comunque, l’ultima edizione prima di quella del cinquantenario nel 2020, che i vertici di Mido hanno già annunciato come memorabile, ha confermato lo stato di salute organizzativo, di mercato e di offerta di prodotto su scala globale della rassegna italiana.
Conferme giunte anche dall’Otticlub, con un numero sempre maggiore di eventi sold out in fatto di presenze (circa 450 soltanto per le cinque sessioni di Vision up-to-date): lo spazio è diventato il punto di riferimento formativo e informativo del salone, penalizzato soltanto da filtri inadeguati durante l’ora di pranzo.
In linea con le altre edizioni la presenza istituzionale (in primis, il ministro dei Beni culturali, Alberto Bonisoli, e il viceministro dello Sviluppo economico, Dario Galli) e di testimonial o vip.
Se dunque le performance dell’ultimo biennio per il mercato interno non sono state positive, l’effervescenza dei buyer italiani a Mido 2019 potrebbe rappresentare un primo segnale d’inversione di tendenza.
A.M.