Entra subito nel vivo oggi la 48esima edizione del salone di Fieramilano Rho, che si concluderà lunedì 26 febbraio
Preceduta come di consueto dalla conferenza di presentazione con cui il presidente Giovanni Vitaloni ha incontrato i giornalisti italiani ed esteri, la manifestazione vede quest’anno un numero record di presenze con ben 1305 espositori provenienti dai cinque continenti, un centinaio in più rispetto alla scorsa edizione, 52 mila metri quadrati netti di superficie espositiva (+5% rispetto al 2017) e 7 padiglioni al completo. Numeri importanti anche per le preregistrazioni, circa 32 mila, con un aumento del 10% rispetto all’anno precedente. Un’edizione, quella 2018, in vista della quale si è investito concretamente sull’innovazione dei padiglioni. Non solo è stato completato il More!, che registra il tutto esaurito, ma il Fashion District presenta una piazza completamente rinnovata (nella foto, il rendering), con un pavimento luminoso, quasi un’opera d’arte: qui oggi alle 12.30 è in programma il taglio del nastro della manifestazione alla presenza del sindaco di Milano, Giuseppe Sala. Inoltre nuovi allestimenti d’effetto sono stati predisposti nel Design Lab e nella piazza del padiglione lenti, illuminazioni suggestive anche nei corridoi che portano alle diverse piazze e scenografie nuove e d’impatto per l’area tech. Sarà un Mido all’insegna dell’innovazione e delle novità, ma in fatto di tendenze fashion, quali risulteranno le linee guida del 2018? Secondo Laura Comolli, chiamata dagli organizzatori a riassumerle in conferenza stampa a un pubblico di giornalisti perlopiù specializzati, praticamente tutto e il contrario di tutto. Ma se l’esposizione della giovane blogger poteva sembrare a una prima lettura superficiale, in realtà ha fatto emergere una verità del momento. «Oggi è proprio così, non c’è una sola tendenza sul mercato dell’eyewear, perché l’occhiale è lo specchio dell’anima e ogni consumatore ne ha una sua di anima», ha commentato Dante Caretti, direttore artistico di Mido Design Lab, intervenendo dalla platea. È proprio grazie a consumatori sempre più evoluti e a ottici che in numero sempre maggiore cercano modelli lontani dall’omologazione e dalle tendenze comuni che «l’occhiale risulta oggi l’accessorio più caratterizzante di una persona, insieme alle scarpe - ha ribadito Caretti - Tanto che ci sono collezionisti da centinaia di pezzi e comunque in genere gli utenti finali hanno non uno, ma due, tre, anche una decina di occhiali a testa».
(red.)