È il principale obiettivo delle associazioni che negli ultimi mesi, presso l’Università Bicocca di Milano, hanno dato vita a un tavolo comune, il quale nei giorni scorsi ha annunciato questo nuovo progetto, la cui prima uscita pubblica è prevista a Mido 2018
Il tavolo interassociativo, chiamato TIOptO (nella foto, il logo), è composto da Albo degli Ottici Optometristi, Associazione Laureati in Ottica e Optometria, Assogruppi Ottica, Federottica e Società Optometrica Italiana. L’obiettivo che si prefigge è «risolvere e definire chiaramente la buona pratica professionale, tramite l’apertura del Registro in Optometria e Ottica, comune a tutte le associazioni coinvolte nel progetto e diretto ai rispettivi associati – si legge in un comunicato congiunto - Si tratta di una piattaforma aggiornata di raccolta e selezione delle professionalità, allo scopo di definirne le competenze a tutela degli operatori registrati e delle persone assistite. Lo scopo primario del Registro è di condividere un codice di condotta per tutti i colleghi coinvolti, oltre ad aver programmato ulteriori attività a sostegno dei registrati, che verranno comunicate in seguito attraverso un’unica e sola voce».
Nelle intenzioni dei promotori, al Registro potranno accedere tutti gli operatori del settore iscritti ad almeno una delle associazioni del tavolo interassociativo. «E chi non lo fosse, potrà aderire a una delle associazioni per iscriversi – aggiunge la nota - L’iscrizione al Registro non prevede costi, perché rientra nei servizi offerti dalle associazioni che partecipano al tavolo. Sarà pubblico e aperto e risponderà ai requisiti di qualità, necessari per le attività di rilevanza sociale che svolgono i soggetti coinvolti. Coloro che saranno registrati, vedranno definita e identificata la propria professionalità secondo modelli di riferimento e potranno disporre di strumenti operativi comuni e condivisi. Questo primo passo ha l’obiettivo di definire le professionalità degli operatori del settore in previsione di una futura regolamentazione».
Benché gli ideatori dell’iniziativa scrivano anche che questo Registro «non vuole essere una esclusiva dei promotori, ma è aperto a tutte le associazioni che ne condividano il programma e gli scopi e che vorranno aggregarsi con pari diritti e doveri», è arrivata una dura presa di posizione di Foop che si è sentita esclusa dall’iniziativa. «Foop era stata già invitata al Congresso di Aloeo tenutosi in Bicocca a Milano, dove venne messa al corrente dal presidente Simone Santacatterina delle intenzioni di riunire ulteriormente tutte le associazioni a un unico tavolo di incontro per definire le competenze a tutela degli operatori nel campo ottico-optometrico, a data da destinarsi – si legge in un comunicato dell’associazione presieduta da Marta Arlunno - Come mai prima veniamo invitati a data da destinarsi e poi veniamo esclusi? Ma la domanda più importante che rivolgiamo alle cinque associazioni promotrici di un’iniziativa autoreferenziale e individualistica è: chi vi dà il diritto di istituire un registro che in seguito volete estendere a tutti gli ottici italiani? Francamente l’impressione che abbiamo percepito è la volontà di reclutamento di nuovi associati, utilizzando il pretesto del “Registro in Optometria e Ottica”, al fine di sottrarre iscritti ad altre associazioni come la nostra, presenti largamente sul territorio e ignare di quanto da voi concertato autonomamente».
(red.)