Caradonna: un’esperienza multisensoriale per presentare il calendario 2026

La sera di sabato 13 dicembre il centro ottico di Modugno, in provincia di Bari, giunto quest’anno al traguardo dei 30 anni di attività, ha organizzato un evento che ha unito arte, design e inclusività per svelare, a clienti e non, “In che senso?”: un percorso sensoriale attraverso i 12 mesi, le cui immagini non solo si vedono ma si toccano

Dodici illustrazioni, accompagnate da dodici frasi evocative di ciò che vi è rappresentato, i cinque sensi come protagonisti: vista, gusto, tatto, olfatto e udito si alternano nelle immagini del nuovo calendario di Caradonna Ottica, per raccontare in maniera più consapevole il tempo. In che senso?, questo il suo titolo, è un ulteriore step nel lungo percorso avviato ormai più di dieci anni fa da Nico Caradonna con MyPerception, progetto legato appunto alle percezioni sensoriali: un’esperienza da cui ha attinto, con cui c’è una continuità ben evidente, ma secondo modalità e obiettivi diversi, che il professionista ha messo in luce presentando la serata, più affollata di quanto si aspettasse.

«L’evento ha richiamato una folta partecipazione, non solo clienti ma anche perfetti sconosciuti: ritengo che ciò che ha funzionato, oltre al passaparola di una community fidelizzata, sia stata la dimensione esperienziale scelta - spiega Caradonna a b2eyes TODAY - Già il titolo del calendario attira molto l’attenzione. Lo abbiamo chiamato In che senso? perché su ogni mese abbiamo rappresentato uno dei cinque sensi, giocando con le parole e le percezioni suggerite dalle immagini. Ma non ci siamo fermati qui. Tutte le illustrazioni sono state stampate su bassorilievi in 3D (nella foto) realizzati con il Pla, un materiale bioplastico derivato dal mais e dalla canna da zucchero, quindi sostenibile e riciclabile, e posizionate strategicamente in negozio per creare un percorso da gennaio a dicembre, cosa che ha anche permesso a chi non ci conosce di scoprire lo spazio del nostro centro ottico. Le persone hanno potuto così guardarle e toccarle con gli occhi bendati, percependo il messaggio in maniera sia visiva sia tattile». Ciò ha creato uno scambio, perché ci si è soffermati sul concetto di inclusività. «Ho voluto trasmettere l’importanza, in una società come quella attuale, in cui mi sembra si viva con il pilota automatico inserito, del rientrare in reale contatto con le proprie percezioni sensoriali - aggiunge Caradonna - Attraverso il calendario ho lanciato degli input visivi ed emotivi per far capire come tutto ciò che si vede sia fondamentale, ma come lo sia altrettanto ciò che non è visibile. Ecco perché, in una logica di inclusività, è giusto che ognuno si riprenda il proprio spazio, il proprio tempo, si ponga in ascolto delle proprie sensazioni. Socialmente abbiamo bisogno di ciò e mi impegno a trasmettere tale messaggio, al di là della vista e della visione che sono i nostri argomenti cardine».

Non era la prima volta che Caradonna Ottica realizzava un calendario, ne ha alle spalle già quasi una decina, ma per la prima volta ha creato un evento intorno alla presentazione. «Il 2025 è il nostro trentesimo anno di attività, volevo concluderlo celebrandolo con qualcosa di molto coinvolgente per le persone: ho immaginato questo e il prossimo appuntamento come l’ideale chiusura di un trentennio che ci ha regalato tante sensazioni, da tutti i punti di vista», dice il professionista pugliese.

Al progetto hanno collaborato The Brand Identity di Luca Pagliara, che si è occupata di tutta la parte relativa allo sviluppo del calendario e alla realizzazione del layout, e Hungry Design di Giovanni Pastoressa, che invece ha seguito l’ideazione e produzione delle stampe dei bassorilievi in 3D con bioplastica. «L’evento è nato dalla collaborazione con persone che hanno un know how differente dal mio, ecco perché si è creata una combo unica in negozio - aggiunge Caradonna – Il riscontro ottenuto mi ha confermato che si può unire la possibilità di trasmettere un messaggio a quella di guadagnare un’opportunità di business in questo tipo di contesto. Ho presentato il calendario da un lato per comunicare inclusività, dall’altro perché continuo da anni a lavorare sul mio brand, che voglio venga associato sempre di più a determinati valori: ritengo sia una chiave per “vivere” il nostro mercato dandogli un significato che non esula dall’aspetto commerciale, ma va ben oltre».

L’appuntamento del 13 dicembre è stato funzionale anche per lanciare quello che il centro ottico di Modugno organizzerà dal 28 dicembre al 4 gennaio: Sensocrazia-emozione oltre la vista. «Si tratterà nuovamente di un’esperienza più che di una mostra: lavoreremo, sempre attraverso la percezione tattile, su delle opere che verranno presentate in versione tridimensionale», anticipa al nostro quotidiano Caradonna.

Nicoletta Tobia

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