«Abbiamo chiuso un primo semestre solido, con ricavi in crescita in tutte le aree geografiche e in tutti i business: un risultato che conferma la qualità del nostro percorso anche in un contesto volatile e in linea con gli obiettivi di lungo periodo – commentano il presidente e amministratore delegato, Francesco Milleri, e il vice amministratore delegato, Paul du Saillant, nella nota sul bilancio consolidato semestrale di EssilorLuxottica, approvato dal Cda il 28 luglio scorso - Stiamo aprendo la strada a una trasformazione profonda del settore, poiché l’occhiale diventerà sempre più una piattaforma tecnologica dove intelligenza artificiale, sensoristica e soluzioni medicali digitali permetteranno a tutti di accedere a nuove possibilità ed esprimere il proprio potenziale: il successo dei Ray-Ban Meta, il lancio dei Performance AI glasses Oakley Meta e il debutto positivo degli occhiali Nuance Audio sono traguardi importanti lungo questa nuova frontiera. I passi avanti nel med-tech e il completamento dell’acquisizione delle cliniche Optegra ci permetteranno inoltre di offrire un’esperienza di cura sempre più personalizzata, integrata e costruita attorno alle esigenze del paziente: percorsi completi di cura della vista, diagnostica avanzata e trattamenti terapeutici si affiancheranno a nuove possibilità per la diagnosi precoce di numerose patologie».
Al tempo stesso il gruppo si sta rafforzando ulteriormente nella gestione della miopia con una nuova versione di Stellest, «in un anno in cui celebriamo con orgoglio il 50° anniversario di Oakley e continuiamo a innovare anche nelle aree più consolidate del nostro business - spiegano ancora Milleri e du Saillant - Tecnologie come Varilux Physio Extensee, che beneficia dell’intelligenza artificiale, e la nuova collezione Puffer di Ray-Ban sono solo alcuni dei successi che ci permettono di guardare con fiducia alla seconda metà dell’anno».
Tra aprile e giugno 2025 EssilorLuxottica ha mantenuto lo stesso ritmo di sviluppo degli ultimi trimestri, +7,3% a cambi costanti e +3,2% a cambi correnti, «principalmente per effetto della svalutazione del dollaro americano», precisa il comunicato, a quasi 7,2 miliardi di euro, e ha confermato la stessa performance anche nel primo semestre (nella tabella sopra). Il segmento Direct to Consumer ha realizzato una crescita superiore rispetto al Professional Solutions (nelle tabelle sotto): nei primi tre mesi le vendite di negozi comparabili sono aumentate di quasi il 7%, con un aumento sia nel business della vista sia in quello del sole. L’e-commerce è cresciuto di un quarto se si considera Supreme e high-single digit (tra il 7% e il 9%, ndr) se lo si esclude, grazie alla solida performance di rayban.com e sunglasshut.com. «Il mix di ricavi ben bilanciato e diversificato ha continuato a sostenere la performance, con un contributo addizionale derivante dalle acquisizioni, in particolare Supreme e Heidelberg Engineering, entrambe consolidate dal 1° ottobre 2024», spiega ancora la nota. Inoltre «il successo degli AI glasses è proseguito anche nella prima metà dell’anno, con Ray-Ban Meta che ha più che triplicato le vendite su base annua».
In termini di marginalità, il primo semestre 2025 ha risentito delle nuove tariffe doganali statunitensi. «Il margine operativo ha confermato i livelli registrati nello stesso periodo dell'anno precedente, con un utile operativo adjusted pari al 18,3% dei ricavi a cambi costanti, nonostante l’effetto sfavorevole legato all’introduzione dei dazi sulle importazioni negli Stati Uniti», ricorda il comunicato.
Il free cash flow consolidato è stato pari a 951 milioni di euro nel semestre. «Il gruppo ha chiuso il primo semestre con 2,79 miliardi di euro di disponibilità liquide e mezzi equivalenti e un indebitamento netto di 11,26 miliardi di euro, inclusi i 3,47 miliardi di passività per leasing, a fronte di un indebitamento netto di 9,76 miliardi di euro a fine giugno 2024 - conclude la nota - La società conferma il proprio obiettivo di crescita del fatturato annuo mid-single digit (intorno al 5%, ndr) dal 2022 al 2026 a cambi costanti, con un obiettivo compreso tra 27 e 28 miliardi di euro, e prevede di raggiungere un utile operativo adjusted compreso tra il 19% e il 20% del fatturato entro la fine di tale periodo» (nella foto principale, da sinistra, Francesco Milleri e Paul du Saillant).
A cura della redazione