Rodenstock: le B.I.G. Exact Sensitive migliorano il campo di visione dei portatori

Le nuove lenti dell’azienda tedesca offrono un’esperienza visiva senza aberrazioni, non solo dal punto di vista ottico, ma anche percettivo: è stato questo il punto centrale della conferenza stampa tenutasi all’ultimo Mido, durante la quale il management italiano e quello della casa madre hanno presentato obiettivi e potenzialità del prodotto

Ogni persona percepisce le informazioni visive in maniera differente, con un diverso grado di sensibilità. Rodenstock è partita da questa considerazione e ha creato un indice della sensibilità visiva individuale. «Ogni portatore presenta una sensibilità visiva unica: quelli con un basso indice di sensibilità sono in grado di tollerare lievi cambiamenti nella qualità visiva, mentre i soggetti con un alto indice di sensibilità, spesso percepiscono anche leggere alterazioni nella stessa qualità visiva, che possono compromettere l’intero flusso della visione: noi rispettiamo questa unicità, integrando tale sensibilità nei calcoli biometrici per creare un’esperienza davvero personalizzata». È il messaggio uscito dalla conferenza stampa del 9 febbraio scorso al salone milanese (nella foto), alla quale sono intervenuti Massimo Barberis, Daniela Poletti e Valentina Pucci Mossotti, rispettivamente amministratore delegato, head of marketing e head of product & training della filiale italiana, oltre a Dietmar Uttenweiler, executive vice president innovation, Catherine Stahl, executive vice president marketing & strategy, e Ralf Ellermann, vice president global marketing di casa madre, che hanno illustrato la genesi e le potenzialità di sviluppo di B.I.G. Exact Sensitive.

«L’esperienza visiva non è arrivata alla perfezione: esistono ancora criticità in tre ambiti perché il mezzo correttivo ha insite le aberrazioni che sono percepite in maniera individuale - ha affermato Stahl - Pensiamo, ad esempio, alla difficoltà di mettere a fuoco quando si passa dalla visione da lontano a quella da vicino e viceversa, alla fluidità nella lettura, che non è sempre immediata e lineare, e alla qualità della visione durante le attività dinamiche». La manager ha sottolineato che, attualmente, le lenti non sono ottimizzate in base alla sensibilità visiva, un concetto che Rodenstock definisce come la riduzione dell’acuità visiva causata dalle aberrazioni. «Secondo uno studio condotto lo scorso giugno con l'Università di Scienze Applicate di Monaco di Baviera, solo il 17% dei portatori utilizza lenti ottimizzate in questo senso - ha precisato - Esiste quindi un’ampia varietà di sensibilità visiva, un parametro all’interno del quale ciascuno di noi si colloca».

«La sensibilità visiva indica come ciascuna persona reagisce alle aberrazioni: per questo Rodenstock per la prima volta integra la sensibilità alla biometria scegliendo di tradurre questo concetto nel design ottico delle sue lenti, con l’obiettivo di offrire un campo di visione migliorato, non solo dal punto di vista ottico, ma anche percettivo, riducendo le aberrazioni percepite - ha spiegato Pucci Mossotti - Per ottenere tale risultato, il punto vendita non dovrà far altro che prendere i parametri della persona con DNEye Scanner unitamente all’acuità visiva: sarà poi l’azienda a personalizzare la lente sulla sensibilità visiva individuale del portatore, attraverso un algoritmo avanzato di intelligenza artificiale. Questo processo permetterà di distribuire le aberrazioni sulla lente in modo personalizzato, riducendone l’intensità per ogni tipologia di portatore».

Stahl ha poi annunciato i risultati di test effettuati e di feedback avute dai key opinion leader sulle B.I.G. Exact Sensitive. «L’83% dei partecipanti ha preferito il nuovo design, personalizzato in base alla propria sensibilità visiva individuale - ha sottolineato la manager - Nello specifico, il flusso di lettura è migliorato fino al 28%, garantendo un’esperienza di lettura più fluida e senza interruzioni, il flusso visivo è migliorato fino al 24%, grazie a transizioni perfettamente integrate tra le diverse zone di visione e distanze, e, inoltre, la percezione degli spazi, anche in movimento, è risultata più fluida fino al 35%».

Secondo gli ultimi dati di Gfk oltre il 70% del business dell’ottico è basato sul gesto professionale, sommando la quota degli occhiali e delle lenti da vista. Lo ha ricordato Barberis, ribadendo che l’innovazione è il principale driver e vettore del business dell’ottica e che è anche uno degli strumenti fondamentali per creare la relazione con la classe medica, elemento chiave in questo scenario di mercato. «Bisogna affidarsi all’innovazione e alla qualità del prodotto anche per proteggere il valore, punto di forza del canale ottico indipendente in Italia: perciò parlare oggi di personalizzazione è fondamentale, perché consente di differenziare e di aiutare la distribuzione indipendente rispetto alle catene che intercettano sempre più volumi e, di conseguenza, anche valore - ha detto l’amministratore delegato di Rodenstock Italia - La nostra innovazione, che oggi si rafforza ancora di più con B.I.G. Exact Sensitive, non riguarda solo le lenti progressive, ma coinvolge anche i portatori di monofocali».
Angelo Magri

Lenti oftalmiche