Safilo, per la prossima estate si rinnova senza eccessi

Il gruppo di eyewear ha presentato alla stampa nei giorni scorsi a Milano le collezioni che saranno nei centri ottici da gennaio 2025: spiccano richiami all’abbigliamento e agli accessori delle maison in licenza

Il rinnovarsi, ma senza eccessi, è la caratteristica comune delle nuove collezioni eyewear di Safilo. Pochissime le eccezioni. Sempre giustificate. Come il maxi logo che diventa una scultura nelle alte aste dei modelli avvolgenti di Dsquared2 (nella foto, a sinistra, sopra e sotto). O il nome per esteso su fondo rosso da Moschino (nella foto, al centro e a destra, in alto). O, ancora, la minuscola flag sulle aste da Tommy Hilfiger.

Si riconferma nelle collezioni dei brand di moda l’attenzione a essere sempre più legate alle tendenze del vestire. Così Missoni mette sulle aste lo zigzag della maglieria o inserisce in quelle trasparenti un pezzo di tessuto. Isabelle Marant caratterizza aste e frontali con dots in metallo e perle, suo segno distintivo. Etro propone l’acetato con stampa Paisley, tipica delle sue collezioni e firma con il logo Pegaso vari modelli, come fa per le borse, presentate accanto. Marc Jacobs scrive “The Glasses” sulle aste (nella foto, al centro, in basso), proprio come scrive “The tote bag” sulle borse. Boss propone la stampa marmorizzata, mentre Hugo si sbizzarrisce nei colori per le sue maschere.

Fuori dal coro delle maison di moda Privé Revaux, brand creato dall’attore-cantante Jamie Foxx, con l’eyewear “accessibile” solo in acetato. Polaroid con moltissime proposte, anche da bambino, in cui domina il colore. Eyewear by David Beckham su un tavolo racconta la produzione con foto e attrezzi. Vicino i nuovi modelli, dai più classici a quelli in spesso acetato ispirati al viaggio, ai pilot da motociclista con piccole aste diritte e metalliche per assestarsi bene sotto il casco (nella foto, a destra, in basso). Carrera presenta le sue novità in una stanza tutta specchi: dai modelli da sport a fascia, con profili colorati, a quelli in spesso acetato o senza montatura. O ancora i pezzi iconici anni 60 rieditati in materiali leggeri con inserimenti in gomma, lenti polarizzate, piccoli fori per evitare l’appannamento e accessori cambiabili come l’elastico per indossarli. Rinnovato e di design anche il packaging. Non sono occhiali ma avrà sicuramente successo la visiera fotocromatica. Per chi non vuole portare gli occhiali da sole, ma ripararsi dalla luce, o per chi vuole tenerli da vista.
Luisa Espanet

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