«L’Italia è una nazione che sta progressivamente invecchiando: perciò sempre più nei nostri studi optometrici ci troviamo di fronte casi, anche segnalati dalla classe medica, in cui la visione risente in maniera rilevante di patologie legate all’età e per i quali con un occhiale tradizionale o con le lenti a contatto la capacità visiva non migliora significativamente - spiega in una nota Michele Schirone, presidente di Federottica Bari Bat - È il motivo per cui l’ottico optometrista deve approfondire tale ambito e individuare le soluzioni utili a soddisfare il bisogno di questa tipologia di clientela». Da qui la decisione di dare vita al primo corso interdisciplinare su vista fragile e ipovisione (nella foto, la locandina), in programma domenica prossima presso la sede della Cna di Bari, aperto a tutti gli associati e, in caso di ulteriori disponibilità di posti, anche ai non iscritti alla territoriale pugliese: nel 2019 le due realtà avevano già organizzato un workshop sul tema.
Interverranno Anna D’Ambrosio, oftalmologa e presidente di Prisma, Antonia Dalli Calici, ortottista, e Michele Jurilli, ceo di Fonda: oltre a una parte teorica, i relatori si interfacceranno con i presenti attraverso un laboratorio tecnico, per illustrare concretamente i vari passaggi dalla refrazione alla realizzazione di un dispositivo destinato ai soggetti ipovedenti. «Perfezionare le capacità legate alla gestione di queste persone contribuisce ad aumentare anche la loro considerazione e stima nei confronti dei professionisti della visione, perché senza tali ausili perderebbero le speranze di un’autonomia personale e sociale», conclude Schirone.
A.M.