A giudicare dalle passerelle di New York e Londra le fashion week sembrano tornate alla normalità. Nonostante la diserzione di alcuni big e qualcuno che ha preferito continuare con il digitale, la partecipazione è stata massiccia e fa ben sperare in una ripresa. Più che altro si è notato un gran desiderio di ricominciare. Tendenza comune a New York, capi di diverso genere, perché ogni donna possa trovare i suoi da assemblare in modo personale. Numerose le proposte per la sera, a ribadire la voglia di tornare a divertirsi. Molti gli abiti scintillanti di cristalli e paillette o i lunghi da sirena, che vedremo sui red carpet, data la massiccia presenza in prima fila di star e celebrity. Tra cui la nostra Luisa Ranieri da Michael Kors. Tra i protagonisti il colore, spesso accostato al nero, come da Proenza Schouler o da Hardware LDN, brand inglese ritornato sulle passerelle di New York, uno dei pochi che ha fatto sfilare quasi tutte le modelle con occhiali neri e di forme diverse. Colorati, nella stessa tonalità del tailleur in latex, quelli da Christian Siriano, americano, classe 1985, membro del Council of Fashion Designers of America, che ha debuttato alla fashion week di Parigi nel 2019.
Alla fashion week di Londra, in chiusura oggi, la creatività dei giovani ha fatto dimenticare l’assenza dei grandi (Burberry e Alexander McQueen in primis, che sfileranno a New York rispettivamente l’11 e il 15 marzo). Svariatissime le location scelte, dai capannoni fatiscenti ai saloni lussuosi, alle strade usate per i video. Alcuni di questi con una storia, come quello della promessa Abigail Ajobi, laureato al London College of Fashion e vincitore di un ambito premio per la sostenibilità. Ajobi ha raccontato l’incontro d’amore dei suoi genitori in Nigeria. Nella capsule collection, senza stagione, capi per lui e per lei da usare in modi diversi, per la maggior parte in materiali sostenibili. Occhiali da sole per tutti (nella foto).