“Conoscere e valutare opportunità e rischi dell’entrata in vigore del decreto 24 maggio 2018, n. 92” è il tema del prossimo Congresso Zaccagnini, che torna dopo due anni di assenza causa pandemia. «Il decreto segna una svolta importante per gli ottici, che compiono un salto di qualità con il rafforzamento delle conoscenze in optometria e di importanza nel rapporto con il medico e il cliente-paziente ametrope – commenta in una nota Giorgio Righetti, direttore dell’Istituto Zaccagnini - Il provvedimento, inoltre, introduce conoscenza dei software utilizzati in contattologia, del lessico tecnico inglese, del trattamento ortocheratologico, dell’esecuzione dell’esame della vista optometrico e dell’utilizzo del visual training: prassi, protocolli e procedure che vengono inserite formalmente nel bagaglio dell’ottico optometrista».
Il Congresso, compatibilmente con le regole anti Covid, riproporrà il tradizionale format costituito da sessioni tecnico-scientifiche e da una tavola rotonda sul tema di fondo. L’obiettivo del 2022 è «affrontare rischi e vantaggi che una corretta interpretazione del decreto comporta e consentire di apprendere tutte le novità alle quali gli ottici dovranno allineare le proprie competenze per potere esercitare, al netto di responsabilità professionali, la propria attività», precisa il comunicato (nella foto, la tavola rotonda all’ultima edizione del Congresso Zaccagnini, nell’aprile 2019).
(red.)