Uno strumento in più per la Polizia Municipale a garanzia della sicurezza sulle strade e del controllo del territorio. Si tratta del dispositivo laBGlasses, sistema costituito da un occhiale dotato di visore e di telecamere ad alta risoluzione, ideato per riconoscere e leggere automaticamente i dati dei veicoli e i documenti degli utenti. Ciò consentirà agli agenti, come ha dichiarato all’Agi, secondo quanto riportato da ilgiornale.it, Pierluigi Ferraro, direttore commerciale del Gruppo LaB che ha sviluppato i device, di consultare una serie di banche dati per verificare se il veicolo contrassegnato dalla targa inquadrata con il dispositivo è in regola con le normative (nella foto, un frame del video esplicativo sul canale YouTube dell'azienda), permettendo così controlli più precisi e mirati, invece di dover spendere tempo e ricerche con strumenti manuali per la verifica dei dati. Ciò è reso possibile grazie al software Urbano 2.0, integrato nel device abbinato al sistema, che consente l'acquisizione in tempo reale delle informazioni richieste, le quali saranno impresse direttamente sul visore oculare dell’agente. «Grazie ai laBGlasses sarà inoltre possibile effettuare foto e segnalazioni georeferenziate, per immortalare, ad esempio, immagini di sinistri stradali - specifica una nota del Comune di Arezzo - Si tratta di un progetto pilota di sperimentazione innovativo e avanzato in grado di “rivoluzionare” l’operatività degli organi di Polizia nell’ordinaria attività di controllo del territorio, velocizzandone le procedure e consentendo così un miglior impiego degli agenti nelle attività di prossimità».
Gli agenti della Polizia Locale verificheranno l’efficacia di laBGlasses soprattutto in zone a rischio microcriminalità, luoghi e circostanze in cui serve velocità di intervento, spiega un comunicato del Gruppo LaB, che sottolinea anche che «la piccola stampante bluetooth di cui è dotato lo strumento permette di avere subito la sanzione pronta. Con la versione finale del dispositivo si arriverà alla notifica digitalizzata».
(red.)