Progressive: marginalità, formazione e confronto per crescere

Giovedì scorso, presso l’Hilton di Milano, Ferdinando Fabiano, editore di questa testata e organizzatore del Business Forum, il conduttore Nicola Di Lernia e gli autori delle ricerche presentate il 19 giugno scorso a Firenze hanno incontrato i vertici delle principali aziende oftalmiche italiane, per valutare come sostenere il mercato delle soluzioni per la presbiopia

Dal dibattito è emersa l’importanza delle indagini presentate alla quarta edizione del Progressive Business Forum, che hanno tracciato un identikit del portatore di lenti multifocali e dei comportamenti dell’ottico optometrista in Italia: bisogna continuare su questa strada, affinando tali ricerche e cercando di andare ancora più in profondità riguardo l’atteggiamento apatico di una parte di professionisti della visione, che in certi casi, anziché proporre un occhiale progressivo, preferiscono suggerire il doppio monofocale o addirittura un premontato.

Tutto questo può derivare da una non adeguata preparazione nei confronti di tali soluzioni oftalmiche: da qui la decisione di lanciare una masterclass, non soltanto per chi conta già su un livello formativo adeguato, ma anche per coloro che hanno nozioni base e vogliono migliorarsi, illustrata da Silvano Abati e Giancarlo Montani, che fanno parte del comitato tecnico scientifico del Progressive Business Forum. Perché l’obiettivo condiviso da tutti i presenti all’incontro di Milano è la necessità di proseguire sulla positiva strada intrapresa (+2% di penetrazione in Italia dal 2019 a oggi), consapevoli che l’incremento delle progressive all’interno di un centro ottico significa non solo un aumento di fatturato, ma anche di marginalità. «Il Progressive Business Forum è un laboratorio aperto tutto l’anno: vogliamo perciò condividere i risultati raggiunti e i progetti in corso, come quello del cliente misterioso, che avrà una durata triennale, e confrontarli con i vostri – ha detto Ferdinando Fabiano alla platea delle aziende oftalmiche (nella foto) – Solo dialogando e confrontandosi si può crescere e far crescere l’intera filiera: siamo infatti di fronte a un movimento circolare, dove al centro c’è l’ottico che si interfaccia con l’industria e la classe medica sul tema della presbiopia e di come risolverla al meglio in base alle esigenze del consumatore finale».

A.M.

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