Tumori al seno: i visori VR migliorano la risposta alla chemio?

A suggerirlo sarebbe uno studio, pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Cellular Physiology e frutto del lavoro di un team internazionale sull’utilizzo della realtà virtuale durante la chemioterapia, argomento già oggetto di una sperimentazione avviata un anno fa a Roma presso l’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena Ifo

Lo studio, coordinato da Antonio Giordano, docente del dipartimento di Biotecnologie mediche dell'Università di Siena e direttore dello Sbarro Health Research Organization di Philadelphia, e da Andrea Chirico, ricercatore dell’Università La Sapienza di Roma, ha mostrato l’efficacia dell’utilizzo della realtà virtuale durante i trattamenti chemioterapici (nella foto, il team).
«A 94 donne sottoposte a chemioterapia per tumore al seno presso l'Istituto Nazionale Tumori Irccs Fondazione G. Pascale di Napoli sono stati somministrati dei test per misurare con precisione lo stress e l'umore prima e dopo il trattamento - si legge in una nota dell’Università di Siena - Durante la chemioterapia un gruppo di donne ha indossato un visore di realtà virtuale, un secondo gruppo ha ascoltato della musica, mentre un ultimo gruppo di controllo non ha ricevuto alcun trattamento di supporto».
I visori hanno portato le donne in uno scenario altamente realistico, un’isola deserta dove hanno potuto interagire liberamente con l'ambientazione, intraprendendo virtualmente anche alcune attività, come passeggiare nella foresta, fare yoga, osservare animali, nuotare. «I risultati hanno mostrato che il gruppo che ha fruito della realtà virtuale ha potuto beneficiare del trattamento con un abbassamento sostanziale dei livelli di ansia, superiore anche agli effetti della musicoterapia, mentre nel gruppo di donne che non ha ricevuto alcun trattamento di supporto l'ansia non è diminuita e l'umore in alcuni casi è peggiorato significativamente dopo la chemioterapia», aggiunge il comunicato.
(red.)

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